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Gazzaniga, la chiesa del cimitero restaurata ricorderà i morti della pandemia

«Al principio dei flagelli e quando sono terminati, si fa sempre un po’ di retorica. Nel primo caso l’abitudine non è ancora perduta, nel secondo è ormai tornata. Soltanto nel momento della sventura ci si abitua alla verità, ossia al silenzio». È una frase di Albert Camus, tratta dal romanzo “La peste”. La parrocchia di Gazzaniga l’ha voluta incidere su una lapide, collocata sulla facciata della chiesa del cimitero nell’ambito degli interventi di restauro ormai in dirittura d’arrivo. Parole per ricordare le vittime della pandemia.

La chiesa di San Carlo riaprirà presto i battenti, riportata all’antico splendore. «Nel 1933 la chiesa venne data al Comune perché c’era bisogno di loculi – spiega il prevosto di Gazzaniga, don Luigi Zanoletti -. Solo che nel tempo è stata trascurata. Ora aveva bisogno di restauri imminenti, anche perché era pericolante. Come parrocchia abbiamo deciso di richiedere la chiesa al Comune e iniziato i restauri».

L’architetto Elena Franchioni, progettista e direttrice dei lavori, ripercorre in sintesi la storia dell’edificio: «L’aspetto attuale è il frutto delle trasformazioni avvenute principalmente tra il 1926 e il 1929 nell’ambito della realizzazione del cimitero, ad opera dell’architetto Bergonzo. La chiesina, che ha origini molto più antiche, in quegli anni venne stravolta e adattata alle nuove funzioni cimiteriali. Assunse così la configurazione attuale. La struttura è molto semplice: una navata, suddivisa in quattro campate, sovrastate da volte a crociera. Ai lati è inoltre presente un apparato che ospita i loculi e gli ossari».

Il restauro vuole essere anche un omaggio della comunità alle vittime della pandemia. «Nel periodo più difficile questa chiesa ha ospitato le bare dei defunti in attesa della cremazione – spiega don Luigi Zanoletti -. Il Consiglio degli affari economici e il Consiglio pastorale hanno così deciso di dedicare il restauro ai morti di Covid delle comunità di Gazzaniga e Orezzo». La chiesa, una volta riaperta, ospiterà inoltre i sacerdoti defunti che hanno svolto il loro ministero a Gazzaniga o nativi del paese.

È già stata fissata la data d’inaugurazione: domenica 19 giugno. «Sarà presente il vicario generale della Diocesi, monsignor Davide Pelucchi – sottolinea il prevosto di Gazzaniga -. Alle 10,30 riprenderà il culto della chiesa che sarà poi aperta alla gente».

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