Avranno probabilmente tirato un sospiro di sollievo, i candidati sindaci senza avversari alle amministrative del 12 giugno. Il decreto legge del Governo pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta ufficiale riporta il quorum dei votanti al 40% per i piccoli Comuni con una sola lista in corsa, rendendo senza dubbio più facile ottenere l’elezione.
Il testo unico degli enti locali prevede, all’articolo 71 (comma 10), che «ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista ed il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Qualora non si siano raggiunte tali percentuali, la elezione è nulla». Quindi, per avere il sindaco eletto, deve votare almeno la metà degli aventi diritto.
Questo fino all’anno scorso. Per le amministrative del 3 e 4 ottobre 2021, infatti, il Governo aveva introdotto un’eccezione per i comuni fino a 15 mila abitanti, abbassando il quorum dei votanti al 40% e mantenendo al 50% quello dei voti validi. Fino a poche settimane fa sembrava però che la modifica quest’anno non venisse confermata. Invece, il 4 maggio è arrivato il Decreto Legge.
Nel calcolo del quorum, come lo scorso anno, non verranno conteggiati gli italiani residenti all’estero. Il testo del decreto suona così: «Per l’anno 2022, per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni sino a 15.000 abitanti, in deroga a quanto previsto dalle disposizioni di cui al comma 10 dell’articolo 71 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista e il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Qualora non siano raggiunte tali percentuali, l’elezione è nulla. Per la determinazione del numero degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune non si tiene conto degli elettori iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) che non esercitano il diritto di voto».
Nel nostro territorio i comuni che potrebbero beneficiare di questo aggiornamento sono quelli di Sovere e Leffe, dove in campo dovrebbe esserci una sola lista. Ma la certezza si avrà domani (sabato 14 maggio): a mezzogiorno scade il termine per la presentazione delle candidature.