Da quattro proposte a una, che ora è da sviluppare e perfezionare. Prosegue il lavoro finalizzato a uno studio di fattibilità per la variante di Ponte Nossa, strada destinata a tagliare le curve della Selva. Avere un’ipotesi progettuale è un passo fondamentale per andare alla ricerca di finanziamenti e avere almeno qualche speranza di sistemare il nodo per eccellenza della viabilità in Alta Val Seriana.
La Comunità montana Valle Seriana è impegnata su questo fronte da diversi mesi. «Per il nostro territorio è fondamentale risolvere il problema delle curve della Selva – sottolinea il presidente Giampiero Calegari -. Siamo coscienti che la variante da sola non risolve i problemi della viabilità in Val Seriana, ma se non si comincia non si raggiungerà mai alcun obiettivo».
La Comunità montana ha quindi affidato a una società di progettazione l’incarico per elaborare lo studio di fattibilità dell’opera. «La nostra idea è spingere gli organi competenti, in questo caso l’Anas, a realizzare interventi per il nostro territorio – prosegue Calegari -. Non voglio illudere nessuno: si tratta solo di una richiesta e stiamo parlando di cifre importanti. Non sappiamo nemmeno se riusciremo a trovare i soldi per finanziare il progetto. Ma bisogna provare».
Lo studio di progettazione nei mesi scorsi ha consegnato alla Comunità montana quattro proposte. Tra queste ne è stata scelta una da sviluppare. «Il tracciato dovrebbe partire nella zona del centro sportivo Ruggeri per proseguire con un cavalcavia verso l’ex stazione ferroviaria di Ponte Selva – spiega il presidente della Comunità montana -. La strada continuerebbe in parte in galleria e in parte lungo il versante della montagna fino ad arrivare nella zona dell’incrocio della Val del Riso. I tecnici stanno cercando la soluzione migliore per evitare che a quel punto non si crei una sorta di tappo, ma ci sia una corsia preferenziale per il traffico che proviene da Clusone».
Il video di Antenna2:
