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“Il profumo dei fiori di carta” vince la terza edizione di Sacrae Scenae

Con le premiazioni si è conclusa la terza edizione del festival cinematografico internazionale “Sacrae Scenae – Ardesio Film Festival” svoltasi nel fine settimana ad Ardesio. Un’edizione che sarà certamente ricordata per la presenza internazionale delle candidature, oltre 70 da 30 nazioni. E, soprattutto, è stata la prima con tutti i registi premiati presenti ad Ardesio.

Il festival è organizzato da Vivi Ardesio con la direzione artistica dell’Associazione Cinema e Arte e con promotori Comune di Ardesio e Pro loco Ardesio e in collaborazione con la Parrocchia.

La giornata di ieri (domenica 28 agosto) ha preso il via con l’inaugurazione della cineteca al Museo Meta (Museo etnografico alta Val Seriana) di Ardesio. Sono stati presentati gli spazi dove si potranno vedere tutti i film giunti in concorso. Nel pomeriggio le ultime proiezioni e le premiazioni.

Assegnato dalla Giuria del Festival (presieduta da Nicola Bionda, con Piero Carlesi e Pino Spagnulo) il Campanile d’Oro al vincitore assoluto “Il Profumo dei Fiori di Carta” di Emilio Corbari, che ha ottenuto anche il premio della Giuria Popolare (presieduta da Umberto Zanoletti).

Due le menzioni speciali, ovvero i Campanili d’Argento: Libera Nos a Malo del regista di Caserta Luigi Ferraiuolo e Avatara dell’israeliano Nadav  Harel.

Il premio, il Campanile d’Oro e d’Argento, raffigura il campanile del Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio, luogo che, legato alla devozione alla Beata Vergine, ha ispirato la nascita del festival.

I film premiati e le motivazioni

VINCITORE ASSOLUTO (Campanile d’Oro) e PREMIO GIURIA POPOLARE

Il Profumo dei Fiori di Carta di Emilio Corbari | Italia-Canada | 80’

Motivazione Giuria del Festival: L’ottimo documentario riesce a creare un ponte delicato tra due comunità che vivono agli opposti dell’oceano. I preparativi della Festa di San Pardo sono il pretesto per un confronto attento tra realtà e generazioni differenti. La vita rurale e quella urbanizzata si incontrano nel tentativo di far sopravvivere una tradizione che rischia, sempre di più, di scomparire.

Motivazione Giuria Popolare: Per aver trasmesso il significato religioso e culturale di una tradizione popolare che custodisce e ravviva, nel suo rituale, legami spirituali oltre i confini geografici e generazionali. Il tema religioso, nella ciclica celebrazione della festa, si manifesta nella minuziosa e devota preparazione di quei fiori di carta che profumano di sacro. E in tutti partecipanti, di qua e di là dell’Oceano, resta forte il senso comune di appartenenza e si rinnova il profondo sapore della Vita.

«Siamo molto contenti di questo doppio riconoscimento – ha detto il regista Emilio Corbari -. Un lavoro lungo tre anni. Nel film raccontiamo della tradizione del paese di Larino (provincia di Campobasso, in Molise, ndr), tramandata oltreoceano in Canada a Montréal dalla comunità larinese che qui è emigrata. Una tradizione di devozione popolare che è sempre più difficile mantenere ma che la comunità porta avanti. Nel docufilm emerge come questa sia una scelta identitaria,  forte».

MENZIONE SPECIALE

Libera Nos a Malo di Luigi Ferraiuolo| Italia |55’

Il documentario è la rappresentazione di un rito secolare che si rinnova di anno in anno a Macerata e riesce ancora a coinvolgere diverse generazioni.  Protagonista assoluta è la musica dei  ‘Bottari’, capace di agire allo stesso tempo come strumento di liberazione spirituale, strumento di partecipazione collettiva e mezzo per testimoniare la propria tradizione e identità.

«Questo docu-film nasce da una lunga passione per la pancia, le tradizioni, il cuore e il vissuto degli italiani – ha detto il regista Luigi Ferraiuolo soddisfatto del riconoscimento ottenuto, ricordando che il film è prodotto con TV2000 -. Ho vissuto un anno a Macerata Campania per raccontare questa tradizione. Il ritmo di Sant’Antuono, secondo gli etnomusicologi il più antico d’Europa, ti invita, ti coinvolge, e da lì è nata l’idea di raccontare questa tradizione con un docu film musicale».

MENZIONE SPECIALE

Avatara di Nadav  Harel | Israele| 25’

Avatara (dal sanscrito, “discesa”) in numerose teologie indù è il momento dell’apparizione o della discesa sulla terra della divinità.  Il documentario ci porta a esplorare, in maniera attenta e consapevole, il rapporto tra vita e religione in una remota valle dell’Himalaya indù.

Da Israele ad Ardesio per ritirare il premio il regista Nadav Harel e il co-regista Arik Moran. «Un film nato mentre ci trovavamo in Himalaya per un’altro progetto e abbiamo conosciuto questa comunità e deciso di raccontare in un film il culto della Dea in una valle remota-spiegano. Siamo stati ospiti ad Ardesio alcuni giorni, abbiamo visitato la cittadina e conosciuto anche la devozione per la Madonna delle Grazie di Ardesio che qui è apparsa a due bambini. Una similarità con quanto raccontiamo nel film dove si parla di Avatara e dell’apparizione della divinità alle giovani donne».

Durante la serata, guidata dal direttore artistico Roberto Gualdi, i registi sono stati premiati dal presidente di Vivi Ardesio Simone Bonetti con il presidente del Festival Fabrizio Zucchelli e dal sindaco di Ardesio Yvan Caccia e Paola Zucchelli per la Pro loco. Insieme a loro rappresentanti di enti, sostenitori, partner e giurati, Piero Carlesi per la Giuria del Festival e Lorenzo Fornoni per la Giuria Popolare. Tra gli ospiti anche l’assessore di Gubbio Marco Morelli, Alberto Conforti figlio di Lorenzo Conforti, Domenico Salzillo, vicepresidente dell’Associazione Sant’Antuono & Le Battuglie di Pastellasca da Macerata Campania, la cui tradizione è stata raccontata in uno dei film premiati.

«Grazie a Sacrae Scenae – ha detto  Simone Bonetti, presidente di Vivi Ardesio e vicesindaco di Ardesio – siamo riusciti ad accogliere comunità ed ospitare registi che da domani potranno dire di conoscere Ardesio, in Israele, a Macerata (Campania) a Caserta Vecchia, a Gubbio,  insieme a tutti i registi che hanno ricevuto il bando in questi anni. Oltre al Santuario, agli eventi della Pro Loco, l’Anello delle Orobie e le tante bellezze ardesiane, oggi, grazie all’apertura della cineteca, c’è un ulteriore motivo per visitare e scoprire Ardesio. Studiosi, ricercatori o semplici appassionati potranno soggiornare ad Ardesio anche per la Cineteca».

Il presidente del Festival Fabrizio Zucchelli al termine delle premiazioni ha ringraziato tutti i registi presenti, gli sponsor e gli enti che sostengono l’iniziativa e lo staff di Vivi Ardesio.

«Cresciamo in quantità ed in qualità. Mettiamo la freccia, ed iniziamo veramente a calcare uno scenario sempre più Nazionale, in attesa di sbarcare in Europa – ha detto il sindaco Yvan Caccia -. Questo è il lascito della terza edizione di Sacrae Scenae. Che una Comunità di 3.000 anime potesse riuscirci, non era per nulla scontato».

«Una bella conclusione del Festival quest’anno grazie alla presenza di tutti i registi che hanno ritirato sul palco i premi – ha commentato il direttore artistico del Festival Roberto Gualdi – apprezzato il film fuori concorso “Still Life” di Uberto Pasolini, che continua l’appuntamento con le grandi pellicole cinematografiche iniziato lo scorso anno».

A premiare il vincitore assoluto, sul palco, accanto ai promotori, per la Banca di credito cooperativo Milano c’era Duilio Baggi, già presidente di BCC Bergamo: «Le scorse edizioni del Festival hanno visto il supporto della nostra storica Banca di Credito Cooperativo Bergamo e Valli, mentre oggi mi trovo qui a premiare il vincitore a nome della BCC Milano, frutto del matrimonio con Bergamo nel giugno scorso – ha detto sul palco Duilio Baggi complimentandosi anche per l’altissima qualità dei film proposti -.  Sacre Scenae è un evento capace, attraverso il linguaggio del cinema, sempre più da tutelare e promuovere, ed è ciò che state facendo, capace quindi di dare risalto all’universalità del sentimento spirituale e ai valori umani e comunitari. Un’impresa che merita di essere sostenuta e valorizzata».

Tra i partner presenti anche Ivana Chiesa di Cà del Botto, i cui prodotti sono stati donati agli ospiti della serata,  che ha lodato il lavoro degli organizzatori. «I tanti inviti di questi giorni a portare il festival in giro per l’Italia e non solo sono una bellissima opportunità per parlare di Ardesio nel Mondo». Agostino Piccinali di Scame SpA ha richiamato il loro impegno verso la sostenibilità e verso il territorio sostenendo anche iniziative di qualità proprio come Sacrae Scenae.

Sul palco anche Giovanni Malanchini, consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale: «Un onore poter essere qui a premiare i registi vincitori di un evento unico che parla di sacralità in un modo sempre più secolarizzato – ha detto Malanchini – Con uno sguardo di speranza verso il futuro è importante che restino salde le nostre radici e i nostri valori».

A premiare anche il presidente di Comunità montana Valle Seriana Giampiero Calegari, tra i sostenitori dell’evento, che ha parlato dell’importanza del festival per il territorio e dello sforzo organizzativo. Sul palco anche il presidente del Gal Valle Seriana e Laghi Bergamaschi Alex Borlini e l’assessore di Gubbio Marco Morelli.

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