Da due mesi non si passa dalla strada della Cunella. Il collegamento interno tra Villa d’Ogna e Ardesio è chiuso dal 7 giugno a causa di uno smottamento. Ma c’è chi poco si cura della sicurezza, nonché del rispetto delle regole, e sistematicamente danneggia le barriere messe per impedire il transito.
La frana di giugno è avvenuta dal lato di Villa d’Ogna e quindi l’ordinanza di chiusura porta la firma della sindaca Angela Bellini. Nel frattempo, è iniziato il percorso per arrivare a un intervento di messa in sicurezza. «Grazie all’Utr (Ufficio territoriale della Regione, ndr) di Bergamo e al contributo della Comunità montana Valle Seriana è stato redatto in tempi brevissimi il progetto di fattibilità per la messa in sicurezza della parte di versante che ricade nel nostro territorio comunale – spiega la prima cittadina -. Il progetto, dell’importo di 220 mila euro, è già stato trasmesso alla Regione Lombardia al fine di richiedere un contributo urgente per finanziare i lavori».
La strada è tutt’altro che sicura. «Nei giorni scorsi – prosegue Angela Bellini – è stato effettuato un ulteriore sopralluogo da parte dei tecnici Utr e dei geologi incaricati che hanno confermato la criticità del versante e la pericolosità del transito, sia carrale che pedonale».
Evidentemente, il fatto che sia stata emessa un’ordinanza, suffragata dal parere di tecnici e geologi, a qualcuno non basta. «Sistematicamente vengono divelte le transenne, a rischio e pericolo di chi transita – spiega ancora la prima cittadina di Villa d’Ogna -. Abbiamo ritenuto pertanto opportuno posizionare una barriera fissa in cemento, ma anche questa è stata danneggiata».
In attesa che arrivino notizie positive dalla Regione, la sindaca conclude sottolinenando, ancora una volta, «la valenza sovraccomunale e strategica della strada della Cunella, considerato che è l’unica alternativa di collegamento con tutti i comuni dell’Alta Valle in caso di interruzione al traffico della provinciale 49 Bergamo-Valbondione, spesso teatro di incidenti o altre situazioni di emergenza».
