“71 anime – il viaggio onirico di Mario Rigoni Stern”. E’ questo il titolo dell’installazione che l’artista Ivano Parolini ha proposto nel sottobosco della località Valpiana, lungo la strada agrosilvopastorale che conduce alla Baita Rifugio Monte Alto, dopo l’area sosta “Schezzagambe”.
L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto “9 Segnali di Cultura per 9 tappe” promosso da Promoserio nel più ampio contesto della progettualità “Ritroviamoci in ValSeriana” realizzata nell’ambito del Bando Lombardia Attrattiva della Regione. Sono stati creati quattro percorsi con sentieri semplici in cui la lettura di grandi autori italiani (con specifici pannelli) si alterna a splendidi panorami. Con la collaborazione delle rispettive amministrazioni comunali sono stati creati percorsi dedicati a Dino Buzzati (Ardesio, località Cacciamali), Dante Alighieri (Clusone, Colle Crosio), Italo Calvino (Onore, Parco S.Antonio) e Mario Rigoni Stern (Gandino, area Monte di Sovere).
L’installazione artistica di Parolini, 45 anni di Gandino, punta a promuovere proprio quest’ultimo percorso che in sette tappe accompagnerà lungo un vero e proprio “sentiero letterario” escursionisti e camminatori. “L’ispirazione relativa all’installazione – sottolinea Parolini – è cresciuta in me dopo la lettura di alcuni brani del “Il sergente nella neve”, in cui Rigoni Stern narra la tragedia della ritirata di Russia. Brani che segnalano storie di intensa umanità e di un profondo legame con la montagna”.
Il brano cui Parolini si è direttamente ispirato è quello in cui Rigoni Stern dice testualmente: “Il momento culminante della mia vita non è stato quando ho vinto premi letterari o ho scritto libri ma quando sono partito da qui sul Don con 70 alpini e ho camminato verso occidente per arrivare a casa”. Ecco allora che l’artista si mette in ideale dialogo con lo scrittore proponendo “sfere luminose che avanzano nel loro cammino terreno e spirituale. Mani come tentacoli che si aggrappano alla natura con la speranza di poter raggiungere il proprio sogno: la salvezza”. Il progetto è realizzato con il supporto di Comunità Montana Valle Seriana, Comune di Gandino e in collaborazione con Promoserio e CAI Valgandino.