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Cento giorni al Giro, Bergamo si illumina di rosa

È iniziato il conto alla rovescia che in 100 giorni ci porterà alla via della corsa a tappe più famosa d’Italia e, dopo quattordici tappe dal via, il Giro d’Italia approderà a Bergamo domenica 21 maggio 2023 con ben due passaggi in Città Alta e il tradizionale arrivo sul viale del Sentierone, nel salotto di Bergamo.

Per dare il via al conto alla rovescia, RCS Sport organizzatrice della competizione ha chiesto a ogni città sede di tappa di illuminare di rosa un proprio monumento iconico. Il Comune di Bergamo a fianco di Promoeventi Sport, partner di RCS Sport per gli eventi sportivi in provincia di Bergamo, ha scelto di illuminare, tra le tante bellezze della Città dei Mille, una delle quattro porte di accesso a Città Alta: Porta San Giacomo.

Al tramonto di ieri sera giovedì 26 gennaio, la splendida Porta San Giacomo e un lungo tratto delle Mura Venete, patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, si sono tinte del colore simbolo della corsa fino alla mezzanotte. Il monumento, la cui costruzione risale al 1592, prende il nome dall’omonima chiesa che venne distrutta per lasciare spazio alla costruzione delle Mura, ed è l’unica delle quattro porte in marmo bianco rosato, proveniente della cava di Zandobbio in Val Cavallina, nella parte orientale della provincia bergamasca.

Dopo sei anni, dunque, la carovana del Giro si appresta a tornare sul territorio bergamasco, rispettando quella che ormai sta diventando una vera e propria tradizione. Domenica 21 maggio la quindicesima tappa, con partenza da Seregno (MB) si concluderà nel cuore della città orobica, ma solo dopo aver scalato il Valico di Valcava, Selvino, Miragolo San Salvatore, la Roncola e un doppio passaggio in Città Alta per la gioia dei tifosi. Una tappa, quella di Bergamo, chiamata anche “di montagna in città”, costituita da numerose salite intervallate da tratti abbastanza semplici che, nei suoi 195 Km di sviluppo, farà brillare gli occhi a tutti gli appassionati delle due ruote.

«Tre grandi ascese e l’arrivo in città con due passaggi sulle Mura sono gli ingredienti per una tappa che promette spettacolo sia per il numeroso pubblico che affollerà le nostre strade, ma anche per gli appassionati che seguiranno la tappa in televisione – commenta Giovanni Bettineschi, presidente di Promoeventi Sport – e naturalmente il contributo a rendere la tappa avvincente è il territorio che i concorrenti attraverseranno: alcune delle salite più iconiche della provincia bergamasca e soprattutto il doppio transito in Città Alta».

Ottava volta che la città orobica accoglie l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia: la prima risale al 1938 con Diego Marabelli che fece centro nella frazione Recoaro-Bergamo. Poi una lunga attesa, fino al dopo guerra, per rivedere nel 1952 un traguardo bergamasco con la vittoria di Oreste Conte nella tappa partita da Bolzano. Ma la vittoria che nessuno potrà mai dimenticare a Bergamo è quella dell’idolo di casa, Felice Gimondi, che l’11 giugno del 1976 vinse la Terme di Comano-Bergamo allo sprint, battendo bestie sacre del ciclismo del calibro di Moser, Merckx e Baronchelli. Anche Giuseppe Saronni, ex campione del mondo, ha trionfato a Bergamo nella seconda semitappa da Milano a Bergamo il 29 maggio 1983. Gli ultimi trionfi, in ordine cronologico, che ha visto la città di Bergamo sono la vittoria di Stefano Garzelli nel 2007 e due anni più tardi, nella Morbegno – Bergamo, il bielorusso Kostantin Siŭcoŭ. Ultimo arrivo ai piedi delle Mura quello del 2017 nella Valdengo Bergamo con il trionfo del lussemburghese Bob Jungles.

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