Lasciarsi meravigliare dalla poesia, alle prime luci del giorno, immersi nel silenzio e nello splendore della natura. Andrà in scena il 30 luglio la prima passeggiata teatrale di A Levar l’Ombra da Terra, il festival itinerante che dal 1° luglio sta portando l’arte, nelle sue differenti manifestazioni, nella provincia di Bergamo, toccando complessivamente 28 paesi con 39 eventi.
Spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, letture e musica entrano nei cortili, nei chiostri, nelle piazze e ora perfino nei parchi, per andare a raggiungere le persone dove vivono la loro quotidianità.
Questa settimana avrà inizio venerdì con un doppio appuntamento: alle 21 a Valbondione al Parco di Via Mes (in caso di pioggia nella sala polifunzionale di via Pacati), Annagaia Marchioro e Federico Zanandrea daranno voce a “Qualcosa” (testo originale di Chiara Gamberale), una fiaba moderna sul dolore, l’amicizia, l’amore e il senso della vita.
Sempre venerdì 28 luglio, sempre alle 21, ma a Rovetta, nel giardino della Casa museo Fantoni (in caso di pioggia sotto i portici), Gaia Magni e Francesco Rocco portano in scena il reading musicale liberamente tratto da “E vissero tutte felici e contente” di Emma Dante. Un testo che racconta, a modo suo, le grandi favole con cui siamo cresciuti, affrontando temi come gli stereotipi del maschile e del femminile, la necessità dell’umiltà, il dolore, l’ingiustizia e la forza necessaria per essere se stessi.
Domenica 30 luglio l’appuntamento è con la principale novità dell’edizione 2023 di A Levar l’Ombra da Terra: alle 5,30 si partirà da Viale delle Rimembranze a Bonate Sotto per una passeggiata teatrale. Elena Vanni, con le poesie Chandra Candiani, accompagnerà i partecipanti in un cammino nel silenzio dell’alba, nella suggestiva cornice del Parco del Brembo.
Lunedì 31 alle 21.30 a Bergamo, nel cortile della Provincia, in via Tasso 8 a Bergamo (in caso in pioggia l’iniziativa è rimandata al 7 agosto) è attesa la serata finale del percorso “Inanna”, una riflessione collettiva sul femminile, portata negli ultimi due in sei comuni della provincia di Bergamo insieme a Tantemani, a partire dall’antico mito sumero della Dea Inanna. In ogni paese è stato trattato un diverso episodio attraverso un laboratorio, un’opera di arte pubblica e un reading teatrale. La data finale del progetto biennale sarà animata dal testo interpretato da Elisabetta Vergani, dalle suggestioni proposte da Sonia Giorgi, psicoanalista junghiana, dalla musica di Sara Calvanelli e dalla coreografia di Federica Madeddu.
Martedì 1° agosto alle 21 a Serina, al Chiostro SS Trinità di via Pala il Vecchio 20 (in caso di pioggia al cine-teatro dell’oratorio di via della Caneva 6), Stefano Orlandi e Massimo Betti proporranno il reading teatrale “Carlo Nembrini. Dalle Orobie alle Ande, una vita per la montagna” tratto dal diario dell’ultima spedizione del 1973. All’accompagnamento musicale si aggiungono sonorità e musiche delle Ande con qualche riferimento anche agli Inti-Illimani che pur essendo cileni hanno nel nome la montagna andina della Bolivia sulla quale Nembrini perderà la vita: l’Illimani appunto.
Mercoledì 2 agosto alle 21.30 ad Azzano San Paolo, allo Skatepark di via Papa Giovanni XXIII (in caso di pioggia all’Auditorium della Scuola media di via Gonella) nell’ambito del progetto Inanna, appuntamento con “Parsifal. L’iniziazione maschile all’amore”. Nel saggio di Claudio Rise, scritto come un appassionante romanzo cavalleresco, interpretato da Matilde Facheris e Massimo Betti, il personaggio mitologico corrispondente alla figura archetipica dell’uomo, figlio di un padre assente, incarna i desideri e le contraddizioni dell’uomo in cerca di se stesso, della sua anima e di un ruolo nel mondo.
La quinta settimana di programmazione si concluderà giovedì 3 agosto alle 21 a Gandino allo spazio Lostmymind di via Ciro Menotti 14 (in caso di pioggia nello spazio interno) Massimo Bonechi e Alessio Betti
ripercorreranno l’evento sportivo del 1978. La lettura dei brani tratti da “I mondiali della vergogna” di Pablo Gnonto (da cui il titolo della serata) e da “Una generazione scomparsa” di Daniele Biacchessi racconteranno la storia della tragedia collettiva di un popolo attraverso la metafora sportiva: i mondiali di calcio del 1978, tenuti in Argentina, nazione soggiogata dalla dittatura di Videla e dei generali, tristemente noti come i mondiali della vergogna.
Il cartellone proseguirà, poi, per l’ultima settimana di programmazione con altri spettacoli, reading e serate al cinema.