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Lago d’Iseo, non si fermano le ricerche della ragazza tedesca

Non si fermano sul lago d’Iseo le ricerche della ragazza tedesca inghiottita dall’acqua due settimane fa. In questi giorni, a Pisogne, stanno operando i sommozzatori dei vigili del fuoco del nucleo di Milano a bordo della “Nereide”, una delle imbarcazioni per ricerche strumentali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

I subacquei stanno adoperando “Perseo”: un veicolo a controllo remoto dotato di un sonar ad alta definizione e in grado di raggiungere profondità fino a 600 metri. La zona dove attualmente si stanno concentrando le ricerche è quella nei pressi dell’abitato di Pisogne, nelle acque antistanti la foce del fiume Oglio. A terra è allestita l’Ucl (Unità di comando locale), dove gli specialisti del Tas (Topografia applicata al soccorso) stanno elaborando la cartografia delle ricerche.

La ragazza, Chiara Lindl, 20 anni, in vacanza in un campeggio, la sera del 1° settembre era uscita in barca insieme a un gruppo di amici. Seduta a prua, sarebbe caduta in acqua in seguito alla manovra azzardata di un’amica, che avrebbe accelerato bruscamente. L’amica, risultata positiva all’alcol test, è indagata.

Le operazioni per scandagliare il lago continueranno. Il nuovo comandante dei vigili del fuoco di Brescia, Luigi Giudice, al suo insediamento ha chiarito che le ricerche sarebbero proseguite fino al ritrovamento del corpo.

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