Don Gianluca Colpani lascia Premolo, ma resterà un premolese per sempre. A sancire l’appartenenza alla comunità che il sacerdote ha guidato per nove anni, la cittadinanza onoraria consegnata oggi, domenica 10 settembre, dal sindaco Omar Seghezzi a nome dell’Amministrazione comunale. Un momento che ha concluso la messa di saluto celebrata nella parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo.
Nelle motivazioni del riconoscimento, deliberato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale, c’è la sintesi del cammino compiuto da don Gianluca Colpani con la comunità di Premolo. «In questi nove anni si è particolarmente legato alla nostra comunità , spendendosi nella cura spirituale dei fedeli, nella vicinanza alle persone in difficoltà e nella formazione educativa dei bambini, dei ragazzi e dei giovani. Innumerevoli le iniziative da lui organizzate e la fattiva collaborazione che ha instaurato con la popolazione, con tutte le associazioni e con l’Amministrazione comunale, contribuendo ad avvicinare e mai a dividere».
Oltre che sullo “stile”, sul modo di essere parroco e pastore, le motivazioni si soffermano anche sui risultati concreti. «Dirimendo la complicata situazione da lui ereditata, ha portato a compimento la realizzazione dell’oratorio (atteso da più di cent’anni), inaugurato il 4 novembre del 2018; non solo una struttura, ma luogo d’incontro, di ritrovo e di formazione fondamentale per la popolazione e in particolare per i ragazzi».
Poi, la solidarietà. «In seguito al terremoto che ha colpito le Marche nel 2016 ha preso contatti con la parrocchia di San Venanzio di Camerino (Macerata) organizzando raccolte fondi per la ricostruzione dell’asilo e l’accoglienza dei ragazzi di Camerino presso le famiglie di Premolo. Iniziative che hanno portato all’amicizia fra le nostre parrocchie e comunità e al gemellaggio del 26 novembre 2017».
L’Amministrazione comunale ha inoltre voluto ricordare l’impegno del parroco anche nel periodo difficile dell’emergenza Covid. Infine, l’azione per la causa di beatificazione di don Antonio Seghezzi, il sacerdote del paese morto nel campo di concentramento di Dachau nel 1945 e dichiarato venerabile da Papa Francesco il 21 dicembre 2020.
Proprio la figura di don Seghezzi rappresenta il legame con l’altra cittadinanza onoraria annunciata oggi dal sindaco. L’Amministrazione comunale ha voluto assegnare il riconoscimento anche a monsignor Tarcisio Tironi (non presente, ma collegato via internet), vicepostulatore della causa di beatificazione. Tra le motivazioni, «l’impegno costante nel portare in luce la figura di don Antonio con varie iniziative, sia nella comunità di Premolo sia in altri ambienti».
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Nell’omelia il grazie di don Gianluca Colpani alla comunità, nelle sue diverse componenti. Ha concluso così: «Uno dei primi anni qui ho regalato ai ragazzi e alle famiglie che hanno partecipato al Cre una tazza con scritto “Buona vita”. Questo è il mio augurio: “Buona vita, amici premolesi”. La vita ci porta a vivere in luoghi diversi, Dio ci aiuti a continuare quell’amicizia che oggi ci unisce». Tra i doni della comunità al parroco che saluta, anche un quadro del pittore Umberto Gamba, dove sono raffigurati don Antonio Seghezzi, il campanile, l’oratorio e due mani che spezzano il pane.
Don Gianluca Colpani continuerà il suo cammino pastorale in Valle del Lujo, nelle parrocchie di Fiobbio (ingresso sabato 30 settembre alle 18) e Vall’Alta (ingresso domenica 1° ottobre alle 10,30). La comunità di Premolo per un anno sarà guidata da un amministratore parrocchiale: don Marco Perletti, della comunità dei preti del Sacro Cuore. Avrà il compito di preparare la nuova Unità pastorale che nascerà sul territorio.