Un festival sempre più internazionale non poteva che registrare il successo di un film straniero. Va in India il “Campanile d’oro”, primo premio di Sacrae Scenae, rassegna dedicata alle devozioni popolari che ad Ardesio ha concluso la sua quarta edizione. Ma c’è stata una menzione speciale anche per il cortometraggio dedicato a una tradizione della Valle Seriana: la “tola” di Gandino.
Sacrae Scenae dal 13 al 15 ottobre ha portato in alta Valle Seriana, registi, appassionati di cinema, imprenditori, autorità, giornalisti, studenti. Al centro del festival, 16 film da tutto il mondo, proiettati sullo schermo del cineteatro dell’oratorio di Ardesio. A conclusione della tre giorni si sono svolte le premiazioni.
Assegnato dalla giuria del festival (presieduta da Nicola Bionda) il “Campanile d’oro” al vincitore assoluto “Death in the City” della regista indiana Balaka Ghosh. A ritirare il premio, riproduzione del campanile del santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio, c’era nientemeno che la Console generale d’India a Milano, Ajungla Jamir.
Tre le menzioni speciali, “Campanili d’argento”: “Il Talacimanno di Gandino” del regista di Castione della Presolana Paolo Colleoni, “Liturgy of anti-tank obstacle” del regista ucraino Dmytro Sukholytkyy Sobchuk e “All’aria stu gioia. L’uomo vivo” di Francesco Di Martino. Premiato poi dalla giuria popolare (presieduta da Umberto Zanoletti) il film bergamasco “Nel segno di Maggio” di Angelo Mazzola.
Il festival è stato organizzato da Vivi Ardesio con la direzione artistica dell’associazione “Cinema e Arte” e con promotori Comune di Ardesio e Pro loco Ardesio e in collaborazione con la parrocchia e il sostegno di numerosi enti e partner. «La difficoltà più grande, ma anche la sfida più stimolante – ha detto Simone Bonetti, assessore alla Cultura del Comune di Ardesio e presidente di Vivi Ardesio – è quella di organizzare un festival unico in Italia e in Europa, in un piccolo paesino di 3400 abitanti nel profondo nord Italia a 40 chilometri dalla città. Puntiamo già alla quinta edizione».
Durante la serata sono state anticipate alcune novità legate proprio alla quinta edizione, tra queste la presentazione che sarà ospitata alla Camera dei Deputati a Roma il 20 Marzo 2024 su invito della deputata Rebecca Frassini, presente alla cerimonia. C’era anche l’europarlamentare Marco Zanni: ha annunciato che, dopo la presentazione dei mesi scorsi a Bruxelles, c’è l’intenzione di portare il festival anche nell’altra sede del Parlamento europeo, Strasburgo.
I film premiati e le motivazioni
VINCITORE ASSOLUTO (Campanile d’Oro)
Death in the City di Balaka Ghosh – India Australia – 72’
Motivazione della Giuria del Festival: … è un Film potente, spirituale e sociale che ci accompagna in un’esperienza visiva lungo le sponde del sacro Gange, “il fiume della vita”. Davanti alle immagini delle pire funerarie, che bruciano ininterrottamente da più di tremila anni, non possiamo fare a meno di confrontarci con la cultura di un paese che porta avanti il mistero sacro della vita e della morte in un intreccio complesso di tradizioni, rituali e contemporaneità.
MENZIONE SPECIALE (Campanile d’Argento)
Il Talacimanno di Gandino di Paolo Colleoni – BG/BS – 18’
Motivazione della Giuria del Festival: …ci porta a scoprire la forza e la perseveranza della popolazione di questo piccolo borgo Seriano, custode di una tradizione antica e misteriosa. Un documentario che racconta, con immagini e testimonianze, una storia di fede e di uomini. In cui l’urlo del talacimanno, dall’alto dei 73 metri del campanile della Basilica di Santa Maria Assunta, rivela un collegamento inaspettato tra il richiamo cristiano alle funzioni del tempo pasquale e la voce dei muezzin dei minareti d’oriente.
MENZIONE SPECIALE
Liturgy of anti-tank obstacle – di Dmytro Sukholytkyy Sobchuk – Ucraina – 12’
Motivazione della Giuria del Festival: …è un poetico esempio della forza del gesto artistico in tempo di guerra. Il film ci mostra il lavoro di scultori ucraini convertiti alla realizzazione di ostacoli anticarro al posto di statue religiose. La colonna sonora che accompagna queste scene, con il canto liturgico che si fonde con i suoni del conflitto e delle sirene antiaeree, ci accompagna lungo una vera e propria liturgia sacra e poetica attraverso un tempo altro, il tempo della guerra; per mostrarci come la forza distruttrice di quest’ultima possa cambiare tutto: luoghi, suoni e persone.
MENZIONE SPECIALE
All’aria stu gioia. L’uomo vivo di Francesco di Martino – Italia – 66’
Motivazione della Giuria del Festival: …è un’esplosione di immagini, di voci, di suoni, di corpi e di movimenti che ci porta a confrontarci con i protagonisti di una tradizione antica e ancora vivissima. Questo film, splendidamente realizzato e ricco di testimonianze di una religiosità ancora sentita come fondamento di una comunità, è un vero e proprio inno a celebrare la vita e la Gioia.
PREMIO GIURIA POPOLARE
Nel Segno di Maggio di Angelo Mazzola – Italia, Bg – 55’
Motivazione Giuria Popolare: …per aver raccontato in modo esteso e ben testimoniato quanto accaduto a Ghiaie di Bonate durante la seconda guerra mondiale quando le apparizioni della Madonna a una bambina hanno mosso e commosso un’incredibile moltitudine di persone. Una narrazione cinematografica dal montaggio curato e dalla regia sapiente, capace di far memoria su una spesso ignorata storia di fede, una fede capace di nutrire la vita, generare forza, infondere speranza.