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Fiumenero, il presepe vivente tra antichi mestieri e scorci della vita di un tempo

Sono momenti speciali, dove un mondo riprende vita. A Fiumenero il presepe vivente è sempre una magia, un’occasione per riassaporare il passato, con i suoi gesti e i suoi riti, andati perlopiù perduti. Anche la quindicesima edizione riporta il paese indietro di un secolo, ai primi del Novecento.

Più di cento comparse si destreggiano in oltre trenta postazioni per mostrare ai visitatori antichi mestieri e scorci della vita di un tempo. Un vero e proprio viaggio nel mondo di una volta, impreziosito da un borgo che nelle case e nelle corti ha mantenuto quasi intatto il profilo del passato. C’è cura negli allestimenti, attenzione ai dettagli, e davvero sembra di essere in un altro secolo. Non manca il gusto per l’ironia, ad esempio nel mettere in scena scaramucce tra marito e moglie o nel ridare voce a modi di dire in dialetto. Una rievocazione, ma anche una vera e propria rappresentazione del passato.

Andato in scena giovedì 28 e venerdì 29 dicembre, il presepe vivente tornerà nel pomeriggio di sabato 6 gennaio, dalle 14.30 alle 18.30. L’ingresso è libero. Il luogo della rievocazione si raggiunge agevolmente in auto e ci sono aree parcheggio. C’è anche un servizio di bus navetta da Lizzola (corsa alle 14 dalla pensilina) e da Valbondione (corse dalle 14 nella zona del palazzetto). Per informazioni contattare il numero 3406889404.

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