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Sovere, un libro dedicato a Palazzo Silvestri

«Avere tra le mani il volume Il Palazzo Silvestri di Sovere. I segni della storia segna un punto importante del percorso di studi e di valorizzazione di un luogo che da sempre rappresenta la bellezza nel nostro paese e che proietta Sovere all’interno di un percorso regionale di più ampio sguardo». Inizia così l’introduzione al libro che racconta Palazzo Silvestri, firmata dalla sindaca di Sovere Federica Cadei e dall’assessora alla Cultura Silvia Beretta.

Il volume è il risultato di un lavoro di gruppo iniziato da qualche anno dalla volontà dell’Amministrazione comunale di Sovere che ha potuto contare sulla preziosa collaborazione di un gruppo di ricerca composto da professionisti quali storici dell’arte, archivisti, restauratori e funzionari. Sono passati ormai tre anni da quando il  progetto ha preso avvio con l’obiettivo di ricostruire la storia di Palazzo Silvestri dando risalto non solo alla sua ricchezza culturale e artistica, ma anche alle sue origini più intime.

Palazzo Silvestri è un edificio signorile sorto nella seconda metà dell’Ottocento. Girolamo Silvestri – ingegnere, imprenditore, banchiere e patriota – nel 1860 volle ristrutturare e ampliare una villa di campagna di origine quattrocentesca. L’edificio venne trasformato in un palazzo di grande prestigio, affiancato da una filanda. Gli ambienti interni vennero decorati con marmi dipinti, stucchi, mosaici pavimentali in stile veneziano. Sempre all’interno anche un ciclo di affreschi per celebrare l’Unità di Italia e la storia nazionale, realizzato nel 1861 dal pittore Antonio Guadagnini. Oggi il palazzo è di proprietà comunale e ospita l’Istituto comprensivo “Daniele Spada”.

«L’Amministrazione comunale che oggi rappresentiamo – scrivono ancora sindaca e assessora – ha da sempre creduto nella valorizzazione di Palazzo Silvestri, sia dal punto di vista storico-artistico, sia nella sua restituzione alla cittadinanza, facendone luogo educativo, quale è oggi come scuola secondaria di primo grado, permettendo così ai nostri ragazzi di vivere appieno un luogo che li possa avvicinare alla cura e al senso di appartenenza di qualcosa che possano riconoscere come proprio e che, come tale, va difeso e salvaguardato in tutte le sue sfaccettature».

Un momento della presentazione del libro

La realizzazione del volume è stata inoltre possibile grazie al patrocinio oneroso de Consiglio regionale della Lombardia e il sostegno economico dell’azienda soverese GF-ELTI che ne ha permesso la stampa. Il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, comprova con queste parole il sostegno al progetto: «Palazzo Silvestri, gioiello storico e artistico, rappresenta un’ancora tangibile con il passato, un monumento che testimonia la stagione del Risorgimento italiano e l’epoca cruciale che ha portato all’Unità d’Italia.  Il Consiglio regionale della Lombardia ha voluto sostenere questo progetto per diverse ragioni, e la prima di esse è proprio il valore intrinseco di questo Palazzo… che non è solo un tesoro per Sovere e Bergamo, ma è parte integrante del patrimonio della Lombardia».

La famiglia Macario, proprietaria dell’azienda GF-ELTl, ha descritto in questo modo la propria volontà di sostenere la stampa del volume: «Sosteniamo con orgoglio la diffusione di quest’opera dedicata a Palazzo Silvestri. In un mondo in continua evoluzione, la tutela e la diffusione della cultura locale giocano un ruolo cruciale. Questo libro, oltre a essere un omaggio alla grandezza del Palazzo, è la prova di come storia e arte possano essere promosse partendo dai beni di cui la nostra terra e le nostre piccole comunità sono ricche. Confidiamo quindi che questo progetto possa ispirare molti a dare vita ad iniziative analoghe, volte a proteggere un patrimonio e una tradizione che crediamo fortemente meritino di essere conosciuti e divulgati, anche a beneficio delle generazioni future».

Il curatore del volume e responsabile del progetto di ricerca, Marco Albertario, nella sua introduzione, sottolinea quanto sia stato importante istituire un valoroso gruppo di specialisti che – grazie a competenza ed impegno – sono riusciti a valorizzare in maniera adeguata il potenziale storico artistico del Palazzo Silvestri potendo ora attribuire ad esso l’intenzione di essere apprezzato a livello nazionale e non più, solamente come accaduto in passato, a livello locale.

«Fin dalle celebrazioni avviate nel 2011 in occasione del secondo centenario dell’Unità d’Italia, è emersa la necessità di una rilettura del contesto storico e della decorazione di Palazzo Silvestri. Mi fa piacere che i primi affondi condotti in quell’occasione da chi scrive abbiano sollecitato un approfondimento, promosso dal Comune di Sovere e affidato all’archivista Cristian Bonomi e alla storica dell’arte Elena Lissoni». Albertario prosegue:  «Gli inventari individuati da Bonomi restituiscono l’assetto antico della dimora, l’originaria divisione degli appartamenti, l’accumulo degli arredi e il vissuto di una famiglia che aveva ormai acquisito un notevole prestigio sociale. Accanto ai mobili emergono dipinti, per l’identificazione dei quali in qualche caso Lissoni ha avanzato proposte di grande suggestione».

Il progetto di ricerca è a cura di Marco Albertario. Testi di Marco Albertario, Cristian Bonomi, Elena Lissoni, Salvatore Lentini, Antonio
Zaccaria. Campagna fotografica Andrea Pezzotti. Indagini stratigrafiche Antonio Zaccaria, Restauro Beni Culturali, Bergamo

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