Non si muove solo la chiesa, a Gorno. Anche il cimitero, da anni, ha problemi di stabilità. Recentemente il Comune è già intervenuto con opere di palificazione e, nei giorni scorsi, è partito un secondo lotto di lavori.
Da alcune settimane la chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo è chiusa per ragioni di sicurezza. Una decisione presa in via precauzionale dopo che i sensori collocati sull’edificio hanno evidenziato negli ultimi tempi un movimento più significativo rispetto al passato (leggi qui). La chiesa, costruita all’inizio degli anni Trenta, aveva già manifestato problemi di stabilità legati al terreno su cui poggia, così come il vicino cimitero.
«Abbiamo eseguito degli interventi di consolidamento per il cimitero e i lavori hanno riguardato anche una parte del sagrato – spiega il sindaco di Gorno, Giampiero Calegari -. Ora siamo partiti con la seconda tranche di interventi. Andremo a realizzare altre palificazioni nella zona del cimitero e opere per la raccolta delle acque. A parere dei tecnici, infatti, le acque che scorrono sotto il cimitero potrebbero essere la causa di movimenti e cedimenti. Purtroppo, c’è da dire che l’intero paese non è messo molto bene da questo punto di vista».
Il primo intervento per le palificazioni ha comportato un investimento di 660 mila euro, interamente finanziato dallo Stato. Il secondo lotto appena partito, di 600 mila euro, è stato invece finanziato dalla Regione.
