Regione Lombardia sta lavorando attivamente dopo l’accertamento della presenza di Tarlo asiatico (Anoplophora glabripenni) a Bergamo. Per contenere la diffusione del parassita e permetterne l’eradicazione, le piante infestate verranno abbattute a cura e spese della Regione. In accordo con i proprietari, le piante distrutte saranno sostituite con specie non sensibili all’insetto.
“In questi giorni – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi – i tecnici di Ersaf, coordinati dal Servizio Fitosanitario, sono impegnati a svolgere il monitoraggio per verificare l’estensione dell’infestazione. Verranno controllate tutte le piante sia del verde pubblico che dei giardini privati e per questo chiediamo alla cittadinanza la massima collaborazione”.
“Il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia – prosegue Beduschi – lo scorso ottobre ha accertato ufficialmente la presenza di Tarlo asiatico del fusto, sul territorio dei comuni di Treviolo e Curno (Bergamo) e recentemente sono state ritrovate alcune piante infestate anche a Bergamo città. Si tratta di un parassita delle piante che viene accidentalmente veicolato dagli imballaggi in legno delle merci di provenienza asiatica, del tutto innocuo per l’uomo”.
La legislazione dell’Unione Europea lo ha inserito nella lista dei 20 organismi nocivi prioritari, cioè di quei parassiti, originari di altri continenti, che una volta insediati nei nostri ambienti, potrebbero causare significativi impatti economici, ambientali e sociali. Il coleottero adulto è caratterizzato dalla presenza di macchie bianche sul dorso nero lucido e da lunghe antenne, le larve vivono a spese del legno di molte specie di latifoglie ornamentali, arboree e arbustive prevalentemente in ambito urbano.
“Il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia – conclude l’assessore Beduschi – questa settimana interverrà all’assemblea pubblica organizzata dal comune di Bergamo per illustrare i risultati della sorveglianza svolta per conoscere l’estensione del focolaio e presentare il programma delle attività di controllo”.