Nelle prime ore della giornata di oggi, sabato 2 marzo, precisamente alle 6:30, due squadre con il supporto dell’ autobotte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Brescia sono intervenute presso la stazione ferroviaria del comune di Sale Marasino, in provincia di Brescia, per un principio di incendio all’ esterno di un vagone.
La tempestività dell’ intervento delle squadre ha scongiurato la propagazione delle fiamme all’ interno della cabina del vagone. Non si registrano feriti. La circolazione sulla linea ferroviaria è stata temporaneamente bloccata.
“Esprimo massima vicinanza e gratitudine al macchinista e al capotreno che sono intervenuti tempestivamente per domare l’incendio sul convoglio. Mi sono accertato personalmente delle loro condizioni, sentendoli al telefono: hanno dimostrato notevole attaccamento al lavoro, anche in un momento di potenziale pericolo – commenta Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile-. Sono in costante contatto con i vertici di Trenord per comprendere le cause di quanto accaduto. Per fortuna non vi sono state conseguenze gravi e, nonostante alcuni successivi ritardi sulla linea, tutto progressivamente è tornato alla normalità”.
A prendere posizione sui fatti di sale Marasino è il circolo di Legambiente del Basso Sebino. “Il treno che ha preso fuoco sabato mattina alle 6,30 a Sale Marasino, senza passeggeri a bordo e per fortuna senza ulteriori conseguenze ripropone il tema della sicurezza sulla Brescia-Iseo-Edolo -spiega Dario Balotta presidente Legambiente basso Sebino-. Dopo il deragliamento del dicembre 2022 ad Iseo, la frana che aveva interrotto la linea tra Cedegolo e Edolo del dicembre 2023, e a settembre scorso un tir era uscito di carreggiata interrompendo fino ad oggi la tratta Marone Pisogne, continua il calvario per gli ormai pochissimi passeggeri che utilizzano la linea. Mentre gli amministratori di FNM sognano un futuro roseo fatto di costosissimi treni ad idrogeno, che forse saranno messi in linea nel 2025 circolano ancora i treni ALn 668 vecchi di 50 anni, come quello che è andato a fuoco stamattina. Eppure persino Trenitalia 17 febbraio scorso aveva radiato definitivamente, l’ultima automotrice che aveva sbuffato sulla Brescia Parma per mezzo secolo e ormai ferma da tempo e sostituita dai nuovi “Colleoni””.