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Adunata Nazionale Alpini: 10 giorni all’appuntamento di Vicenza

E’ stata presentata proprio in Senato, la 95a Adunata Nazionale degli Alpini tra 10 giorni esatti invaderà pacificamente la città di Vicenza, che la aspetta da ben 33 anni, con ancora vivo nel cuore il ricordo di quella partecipatissima del 1991. Ecco qualche curiosità su quello che è ogni anno l’evento più numeroso in tutta Italia e che anche con questa edizione 2024 si prevede farà registrare al capoluogo berico, nei tre giorni 10, 11 e 12 maggio, circa 400 mila presenze tra Alpini, familiari, amici e simpatizzanti.

A cadenza annuale, sempre a metà maggio, l’Adunata Nazionale è per tutti gli Alpini l’appuntamento più importante in assoluto: un’occasione per ritrovarsi, ricordare i caduti, ribadire i valori di solidarietà e rinnovare “l’orgoglio dell’appartenenza”. La prima Adunata della storia, sul Monte Ortigara nel 1920, infatti, nasceva dall’esigenza di raccoglimento, di condivisione e di memoria di chi era scampato alla guerra, nel nome di chi non era più tornato. Da allora, con sospensione solo durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1950 in occasione del Giubileo a Roma e nel 2020 e 2021 causa Covid, l’Adunata Nazionale degli Alpini si tiene ogni anno in una diversa località italiana, scelta dal Consiglio Direttivo Nazionale dell’ANA tra le città candidate con ben due anni d’anticipo. Tant’è che già si sa che
la prossima sarà a Biella e in autunno si saprà chi si aggiudicherà l’Adunata 2026 tra Genova, Brescia e Matera.

Il momento clou di ogni Adunata è la sfilata della domenica, cui partecipano orgogliosi, secondo un rigoroso ordine di sfilamento, decine di migliaia di Alpini da tutta Italia e anche dall’estero (l’ANA vanta sezioni anche oltreconfine, e persino oltreoceano, per esempio in Sud America e in Australia). A Vicenza è prevista la partecipazione di circa 85.000 persone alla sfilata, che comincia la mattina e si conclude soltanto a sera.

Oltre agli Alpini in congedo di sezioni e gruppi ANA, vi prendono parte anche altre categorie, come Truppe Alpine, fanfare, rievocatori storici, crocerossine, portatrici carniche, rappresentanti di Protezione Civile Alpina, Sanità Alpina e naturalmente Alpini decorati, mutilati e invalidi ecc. A chiudere sono sempre gli Alpini della città ospitante, insieme a quelli della città scelta per l’Adunata successiva. Prima dell’ammainabandiera, che sancisce la fine della tre-giorni alpina, va infatti in scena il passaggio della stecca. In questo caso, il presidente della Sezione Ana Vicenza “Monte Pasubio” Lino Marchiori consegnerà il simbolo di tutte le Adunate nelle mani del presidente della Sezione Ana Biella
Marco Fulcheri.

Il programma della tre-giorni, ma anche del pre-Adunata, è sempre molto denso, sia di momenti istituzionali e cerimoniali (alzabandiera, deposizione della corona ai caduti, sfilate di labaro, vessilli e gonfaloni, saluti ufficiali, onorificenze ecc.) che di eventi culturali, esibizioni, spettacoli. In occasione di questa Adunata, per esempio, già da qualche tempo il calendario di Aspettando l’Adunata propone presentazioni di libri con l’autore, concerti, cori, rappresentazioni teatrali e altri eventi. Lo scorso weekend, poi, sono state inaugurate le prime di ben 22 mostre alpine, allestite in alcune delle più belle location della città palladiana e concesse agli Alpini dall’amministrazione comunale.
Cori e fanfare sono l’immancabile colonna sonora di ogni Adunata. A Vicenza nella tre-giorni si esibiranno un centinaio di cori e una ventina di fanfare. Quattro Fanfare saranno poi protagoniste, sabato 11 maggio (ore 20.45) di un grande concerto allo Stadio Menti. A partire dal 9 maggio, ci saranno anche voli di paracadutisti, l’apertura straordinaria del complesso FAI di San Tomàso (sede della Guardia di Finanza e quindi mai visitabile al di fuori del 2 giugno e 4 novembre), visite guidate ai luoghi alpini di Vicenza, la narrazione teatrale Di qui non si passa, il monologo teatrale per coro e voci Centomila gavette di ghiaccio e molto altro ancora.
Gli Alpini costruttori di pace

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