Già gemellata da anni con la cittadina francese di Le Raincy, Clusone si prepara a stringere una nuova amicizia europea. Sono stati avviati i contatti con Pazin, in Croazia, nel cuore dell’Istria. L’obiettivo, ora, è rafforzare un legame che ha già solide basi nell’arte e nella storia.
Pazin (Pisino, in italiano) è una cittadina di quasi 9 mila abitanti (grosso modo la stessa popolazione di Clusone), capoluogo amministrativo della Regione istriana. «Tutto è cominciato grazie a Libero Nicolich, cittadino di Clusone di origine croata – spiega Luciana Colzani, presidente del Comitato gemellaggi di Clusone -. Attraverso di lui, il nostro sindaco, Massimo Morstabilini, ha potuto conoscere il console generale della Croazia, Stjepan Ribic, e sono così stati avviati i primi contatti. Qualche settimana fa siamo stati a Pazin in delegazione e abbiamo potuto conoscere da vicino questi nuovi amici. L’interesse del Comitato Gemellaggi e del Comune di Clusone è di allargare questo discorso di conoscenza con una realtà con la quale abbiamo trovato tanti punti di contatto, ma anche delle differenze. Perché, ricordiamoci, uno degli aspetti importanti di questi rapporti d’amicizia è anche l’accettazione delle diversità nella comune appartenenza europea».
«Il nostro intendimento – sottolinea Libero Nicolich – era quello di iniziare con un rapporto a livello turistico-sportivo. Grazie all’ente turistico croato, ho avuto la possibilità di entrare subito in contatto con il console che negli anni scorsi è venuto a vedere Clusone e conoscere la nostra realtà. Ha quindi contattato la cittadina che lui riteneva più consona per questa amicizia. Sia Pazin che Clusone sono stati per secoli sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Inoltre, a Pazin esiste una Danza macabra. Il console ci ha consigliato di riunire in una catena di conoscenza tutte le cittadine europee che hanno in comune la Danza macabra».
Presto dalla Croazia dovrebbero ricambiare la visita. Il momento ideale è già stato individuato nel mese di giugno, quando Clusone ospiterà per la seconda volta il festival dei popoli indigeni “Lo Spirito del pianeta”.