Seconda edizione, a Dorga, per “Una bella storia”, evento dedicato al ricordo di Luciano Ferrari Chiarelli, ragazzo di Dorga, mancato dopo lunga malattia combattuta con tenacia. Durante la giornata verrà presentato anche un libro che racconta la “bella storia” di Luciano.
Luciano, nato nel 1993 a Bossico, è cresciuto a Dorga. La sua vita è stata segnata dalla malattia e dalla fragilità: «Luciano ha dovuto lottare contro un tumore per la prima volta quando era alle elementari, e poi ha affrontato una ricaduta che gli è stata fatale all’età di 28 anni», spiega Francesco Ferrari, amico di Luciano.
Nonostante la malattia, Luciano ha lasciato un segno profondo nella comunità di Dorga: «Era conosciuto soprattutto per il suo ruolo di sagrestano nella chiesa di Dorga, ma il suo impegno andava ben oltre. Luciano era benvoluto da tutti, non solo a Dorga, ma anche a Castione e Bratto», continua Francesco Ferrari.
Domenica 4 agosto sarà di nuovo il momento di “Una bella storia”, iniziativa voluta dalla famiglia e dagli amici di Luciano per ricordarlo in modo semplice, riflettendo la semplicità della sua vita. «Vogliamo fare del bene, come sempre Luciano ha voluto nella sua vita», afferma Francesco Ferrari.
L’evento inizierà al mattino sulla piazza della chiesa di Dorga con la vendita di dolci, torte e prodotti di artigianato locale, realizzati da diversi abitanti del paese. Il ricavato sarà devoluto a un’associazione che si occupa di malati oncologici nella Bergamasca, con l’obiettivo di aiutare chi vive situazioni simili a quelle affrontate da Luciano.
Il pomeriggio sarà dedicato ai bambini, con attività ludiche organizzate sempre sulla piazza della chiesa di Dorga. Alle 18 verrà celebrata una messa in ricordo di Luciano, nella chiesa che per tanti anni è stata la sua seconda casa. «Era il luogo di cui si è preso cura per tanto tempo, proprio a pochi passi da casa sua», ricorda Francesco Ferrari.
Dopo la messa, verrà presentato il libro “Una bella storia”, fresco di stampa. Il libro raccoglie testimonianze e racconti di persone che hanno conosciuto Luciano: «Abbiamo raccolto interviste ai genitori, dialoghi con gli amici, testimonianze di medici, sacerdoti e membri della comunità – spiega ancora Francesco Ferrari, che ha curato il volume -. Grazie a questi contributi, emergono il profilo della sua spiritualità, la sua personalità e il modo in cui ha vissuto la malattia e la fragilità. Ma soprattutto, emerge il suo impegno per la comunità e la sua fede, che ha usato come strumento per affrontare il dolore e per aiutare gli altri».
La giornata si concluderà con una raviolata in oratorio, su prenotazione. «Il libro sarà distribuito a tutte le famiglie della comunità nelle prossime settimane, perché la testimonianza di Luciano possa continuare a vivere tra di noi», conclude Francesco Ferrari.
Al libro “Una bella storia” abbiamo dedicato anche un approfondimento nella nostra trasmissione Target (lo potete vedere qui).