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Dalla Val di Scalve alla Val Camonica: Cobet festeggia 25 anni con una nuova sede

Specializzata in edilizia civile, idroelettrica ed industriale, Cobet festeggia il suo primo quarto di secolo inaugurando il prossimo sabato, 21 settembre, la nuova sede di Esine in provincia di Brescia. Un vero e proprio head quartier, di oltre 12 mila metri quadrati complessivi, tra uffici e magazzini, realizzato su un terreno industriale ormai dismesso da oltre 10 anni, dove aveva sede la ex Franzoni Filati. Con un’importante opera di riqualificazione, là dove un tempo si producevano e stoccavano i filati, in soli sette mesi a fronte di un investimento di oltre un milione di euro, la realtà che fa capo a Costantino Bettoni, scalvino doc, sposta nel cuore della Val Camonica il centro della sua attività, avviata ad Azzone in Val di Scalve.

Era il 1999 quando, con la ristrutturazione di un piccolo box a Vilminore, dopo una già discreta esperienza lavorativa maturata all’estero, il patron allora trentenne dava vita alla sua impresa, una piccola società individuale edile, la Cobet, appunto, acronimo di “Costantino Bettoni”, ma anche di “Costruzioni Bettoni”, con l’obiettivo dichiarato, oggi come allora, di soddisfare al meglio le necessità dei propri clienti, sia che si tratti di manutenzioni, ristrutturazioni o di cantieri più strutturati. Un portfolio di interventi che, resistendo anche ai venti più difficili delle crisi degli ultimi anni, è cresciuto di pari passo con un organico che attualmente conta oltre quaranta dipendenti ed altrettanti collaboratori esterni.

Negli anni, sono stati tutti eseguiti e portati a termine contratti e appalti con clienti pubblici e privati. Lavori anche complessi, come il cantiere della Centrale idroelettrica Edison a Palestro, in provincia di Pavia, 22 metri sotto il fiume Sesia. Anche Cobet figurava tra le 12 imprese super specializzate che nel 2022 hanno realizzato un impianto dove si producono circa 13.500.000 kWh all’anno, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 4.500 famiglie e di evitare l’emissione in atmosfera di circa 6.000 tonnellate di CO2.

Cobet ha contribuito anche all’impresa di “Colere Infinite Mountain”, un cantiere che nel giro di poco più di otto mesi ha cambiato il volto alla stazione sciistica scalvina. Alle sette di mattina del 6 marzo 2023 uno squadrone di dieci operai era già all’opera nello smantellamento dei primi piloni della vecchia seggiovia. Alle 18,04 la giornata lavorativa del team Cobet terminava con tre piloni dell’impianto obsoleto smontati e la stazione di valle ridotta ad uno scheletro. Il 30 novembre dello stesso anno, Colere, con puntualità sul ruolino di marcia, ha potuto così inaugurare il nuovo corso della sua storia sportiva ed infrastrutturale.

Il fatturato di Cobet è passato nel giro di pochi anni da 4 a 22 milioni di euro dell’esercizio 2023, assicurandosi un portfolio di rilievo per oltre 30 milioni di euro che consente di guardare al prossimo futuro con tranquillità. Ne fanno parte importanti commesse, tra cui la futura Arena di Cantù, il nuovo palazzetto sportivo che verrà realizzato da un’associazione temporanea di imprese riunite nella Cantù Arena Spa di cui, dal gennaio 2024, Cobet è entrata a far parte. E con questa anche la realizzazione della nuova Rsa di Gardone Valtrompia e la riqualificazione di un complesso immobiliare destinato alla ricettività come albergo diffuso in Trentino.

Costantino Bettoni, in azienda, ha accanto gli affetti più cari. A dargli manforte, infatti, sono arrivati i Bettoni di seconda generazione nati dalla costruzione più importante di tutte, quella della sua famiglia con la moglie Laura. Già ora, impegnati in azienda con ruoli di crescente responsabilità, ci sono Rosanna nell’ambito dell’amministrazione ed Hr; Mattia che si occupa dei 50 mezzi che costituiscono il parco aziendale; Marta sostiene e supporta tutto il team familiare.

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