Frane e allagamenti sono purtroppo ormai all’ordine del giorno in Val Seriana. L’ultimo smottamento della scorsa settimana sulla strada che da Gorno sale a Chignolo d’Oneta, ha rimesso a galla un problema con le quali le amministrazioni comunali sono costrette a fare i conti troppo spesso. È sempre più necessario investire per interventi contro il rischio idrogeologico: la Comunità montana, in questo senso, sta lavorando a un piano di territorio. Ce ne parla, nell’intervista ad Antenna 2, il neo Vicepresidente e Assessore con delega al dissesto Matteo Morbi.
“E’ stata fatta una mappatura di tutti i reticoli idrici minori da parte dei Comuni, in base a questa, realizzata due anni, si stanno erogando contributi ai vari comuni affinché possano provvedere alla sistemazione dei reticoli. Sta uscendo un nuovo bando regionale contro il dissesto e parteciperemo come Comunità Montana, ma ricordo che è aperto anche ai Comuni -spiega Morbi-. Quello della Comunità Montana sarà invece un progetto ambizioso: mappare e classificare le frane e le situazioni a rischio nei 38 paesi della Comunità. In tutti i paesi è fondamentale il sostegno dei corpi di Protezione civile: i loro compiti riguardano la pulizia del verde in zona urbanizzata, il problema grosso è la tracimazione da monte a valle di tantissime piante e vegetazione, caduti da terreni di privati, che poi hanno fatto diga facendo tracimare i torrenti: questo è un tema importante, che andrà affrontato nel modo giusto”.