Nonostante il meteo incerto e il cielo grigio, più di 400 persone hanno partecipato alla ventesima edizione della Straoratorio, marcia solidale non competitiva organizzata dall’oratorio San Giovanni Bosco di Clusone in collaborazione con la sua Polisportiva. L’evento, ancora una volta, ha rappresentato un momento di festa e di sensibilizzazione alla missionarietà e alla solidarietà, temi centrali della manifestazione che si svolge ogni anno nel mese di ottobre e coincide con l’inizio dell’anno pastorale.
«Se la settimana scorsa abbiamo aperto l’anno pastorale in maniera più liturgica con il mandato catechisti, oggi invece è un giorno di festa, in cui camminiamo insieme come comunità per le vie della nostra Clusone, per dire che siamo pronti a vivere questo anno pastorale come pellegrini di speranza», ha detto il curato don Alex Carlessi.
Quest’anno il percorso della Straoratorio si è snodato nella parte bassa di Clusone, toccando le Fiorine per poi fare ritorno in oratorio. La giornata è poi proseguita con un pranzo comunitario e un pomeriggio di festa. Parte del ricavato, come da tradizione, sarà destinato a un progetto missionario.
«Questo evento nasce proprio per aiutare le missioni – ha spiegato don Alex Carlessi -. La prossima estate, con un gruppo di giovani, andremo in Africa, in Mozambico, e vogliamo portare parte del ricavato che oggi raccoglieremo proprio per quelle terre, per le missioni che incontreremo in questa esperienza. Insomma, l’oratorio è anche un momento in cui pensiamo agli altri, ci prendiamo cura degli altri. Non è solamente un momento in cui pensiamo a noi stessi e al nostro cammino che sta per cominciare, ma abbiamo uno sguardo anche al di fuori. Come dice Papa Francesco, “verso le periferie”».