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Ex guardia medica, i risultati della centrale UniCa in Bergamasca: 12 minuti il tempo medio di presa in carico

Con la Centrale UniCa è cambiata l’organizzazione continuità assistenziale (l’ex guardia medica) in provincia di Bergamo. Dal 6 luglio 2024 al 15 gennaio 2025, sono state gestite oltre 85.770 prestazioni e 45.198 casi, con un tempo medio di presa in carico di 12 minuti. Questi i numeri illustrati all’assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso che ha visitato la Sala di Dalmine accompagnato dal direttore del Numero Europeo Armonizzato 116117 gestito dall’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu), Simone Baratto e dai direttori generali dell’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo, Massimo Giupponi, e delle tre Aziende socio sanitarie territoriali (Asst) Francesco Locati (Papa Giovanni XXIII), Marco Passaretta (Bergamo Est) e Giovanni Palazzo (Bergamo Ovest).

«Questo è il futuro della medicina territoriale – ha detto Bertolaso – un’organizzazione che si basa da un lato sulla presenza dei Medici di Medicina Generale, messi sempre più nelle condizioni di lavorare al meglio e, dall’altra, su Centrali di continuità assistenziale come questa, una grande struttura di collegamento e contatto diretto, tecnologicamente avanzata, alla quale tutti i cittadini possono far riferimento semplicemente componendo il numero 116117»

«Oggi – ha aggiunto l’assessore – la centrale UniCa è attiva quando i Medici di Medicina Generale non sono in servizio, ma l’obiettivo è estenderne l’orario e le funzioni di modo che possa essere di supporto anche per loro e stiamo infatti lavorando per portare il modello organizzativo di UniCa in tutta la Lombardia. Intanto ringrazio tutti quelli che si stanno impegnando su questo progetto e i medici, soprattutto i giovani medici, che vi hanno aderito con entusiasmo».

Come funziona la centrale UniCa

Grazie al Numero Europeo Armonizzato 116117, i cittadini possono accedere alla Continuità Assistenziale per necessità sanitarie non urgenti negli orari non coperti dal proprio medico di famiglia. Gli operatori tecnici smistano le chiamate ai medici della Centrale UniCa, che valutano le richieste e, quando possibile, le gestiscono da remoto, anche tramite videochiamata. I medici possono inoltre rilasciare prescrizioni dematerializzate, evitando inutili spostamenti ai pazienti. Qualora sia necessaria una visita in presenza, il paziente viene indirizzato all’ambulatorio più vicino. La Centrale UniCa si occupa anche di valutare la necessità di visite domiciliari o l’attivazione dei servizi di emergenza.

Gli obiettivi sono: migliorare l’efficienza delle sedi di Continuità Assistenziale, sgravandole dal filtro telefonico; garantire equità di accesso: ogni cittadino riceve risposta da un medico, indipendentemente dalla residenza; potenziare le capacità diagnostiche grazie all’uso della videochiamata, particolarmente utile nelle aree montane e per chi ha difficoltà di spostamento; promuovere le visite domiciliari, specialmente per pazienti fragili; ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorso; contribuire a favorire le visite domiciliari, soluzione particolarmente utile per i pazienti che presentano fragilità.

Orari di attività e servizi

La Continuità Assistenziale è attiva tutti i giorni dalle 19 alle 8; prefestivi e festivi 24 ore su 24. Il medico di Continuità Assitenziale può erogare: consulenza telefonica con l’eventuale supporto di videochiamata; visita medica ambulatoriale o domiciliare; prescrizioni farmaceutiche per una terapia non differibile e per coprire un ciclo di terapia non superiore a 48/72 ore; certificazione di malattia per i lavoratori turnisti limitatamente ai giorni coincidenti con le aperture della Continuità Assistenziale (erogabile solo in presenza negli ambulatori).

Il medico non può erogare: ripetizioni di ricette in terapie croniche; trascrizioni su ricettario S.S.N. di prescrizioni di altri medici; certificati per attività sportiva; prescrizione di esami diagnostici, strumentali e di visite specialistiche; certificazioni per riammissione a scuola/asilo nido.

LE SEDI APERTE

In provincia di Bergamo sono attive 11 sedi di Continuità assistenziale e prevalentemente all’interno delle Case di Comunità:

  • ASST Papa Giovanni XXIII: Bergamo, Villa d’Almè, Sant’Omobono Terme (temporaneamente Strozza), Zogno;
  • ASST Bergamo Est: Seriate, Grumello del Monte, Albino e Clusone;
  • ASST Bergamo Ovest: Dalmine, Romano di Lombardia e Calusco d’Adda.

La sede centrale di UniCa, situata a Dalmine, è dotata di 15 postazioni per gestire le chiamate del cittadino. Attualmente sono presenti 10 medici durante il turno diurno 8-20, 4 medici nel turno notturno 20-8, 3 medici nel turno serale 19-24.

I risultati

Dai dati elaborati da Areu emerge che i medici di continuità assistenziale hanno gestito 85.770 prestazioni, 45.198 casi e tutti i cittadini che hanno richiesto un consulto hanno ricevuto una risposta da parte di un medico. Il tempo di attesa medio per la presa in carico da parte del medico è stato di 12 minuti. Il numero medio di schede gestito durante una giornata feriale, con apertura notturna nella fascia oraria 19-8 è di 133; nei giorni di sabato, domenica, festivi e prefestivi, con apertura H24 è di 438. I medici nelle postazioni periferiche hanno gestito 40.551 visite ambulatoriali (di cui circa metà inviate dal Numero europeo armonizzato e le restanti dalla centrale UniCa) e 551 visite domiciliari richieste dalla centrale UniCa.

 Hotspot infettivologici

Il 16 dicembre 2024 anche nella provincia di Bergamo è stato attivato il servizio di hotspot infettivologico, per i pazienti con sindromi respiratorie. Ne sono stati attivati 4: 1 per ASST Papa Giovanni XXIII, nella CdC di Bergamo Borgo Palazzo, 1 per ASST Bergamo Ovest, nella CdC di Treviglio e 2 per ASST Bergamo Est, nelle CdC di Alzano e Calcinate.

Reclutamento di nuovi medici

Oggi i medici contrattualizzati sono 209 e 3 di loro svolgono un’attività di coordinamento dei medici in servizio presso la propria Asst, in collaborazione con le strutture di cure primarie. Sono in programma ulteriori sviluppi, tra cui l’introduzione della figura del pediatra nella giornata del sabato, l’attivazione della Centrale UniCa anche in fascia oraria diurna feriale e l’integrazione con le Centrali Operative Territoriali e la progressiva apertura di ulteriori sedi nelle Case di Comunità attualmente in ristrutturazione delle tre Asst e il potenziamento tecnologico delle sedi.

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