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Quinta corsia dinamica sulla A4: il confronto in Commissione con Autostrade per l’Italia

Nella giornata di oggi, giovedì 23 gennaio, in V Commissione “Territorio, Infrastrutture e mobilità” si è tenuta l’audizione della società Autostrade per l’Italia spa. La richiesta è partita dal Vicepresidente Michele Schiavi al fine di permettere alla Commissione di avere un aggiornamento relativamente allo stato attuale e allo sviluppo futuro della rete autostradale in gestione ad Aspi in Lombardia. “L’idea è quella di far sì che questo appuntamento diventi regolare in modo da avere un confronto costante con Autostrade per l’Italia” dichiara il Consigliere Michele Schiavi.

La rete autostradale di Aspi, in Italia, permette la circolazione di oltre 2 milioni di veicoli al giorno, per una stima di oltre 4 milioni di utenti. La rete autostradale lombarda è un elemento fondamentale per lo sviluppo economico e per il tessuto produttivo della nostra regione. Autostrade per l’Italia è in attesa dell’approvazione del piano economico-finanziario del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per un valore complessivo di 36 miliardi di euro. Tanti i progetti in corso, anche in Lombardia. Dallo Svincolo di San Giovanni Bianco, all’uscita di Dalmine; dal potenziamento della A1 Milano-Lodi alla valutazione di un intervento sul nodo di Viale Certosa. Oltre agli investimenti diretti molti sono gli interventi di ammodernamento. Nel 2025 Aspi ha programmato 50 milioni di euro di investimenti di ammodernamento, con particolare attenzione al monitoraggio di ponti e viadotti, sostituzione di barriere di sicurezza e sostituzione delle barriere antirumore.

“Per quanto riguarda il territorio bergamasco ho proposto ad Autostrade per l’Italia di poter valutare la quinta corsia, anche in forma dinamica come già sperimentato su altri tratti (es. “A4 cittadina”), sulla A4 da Milano a Bergamo.” – continua Schiavi – “Come comunicato da Aspi l’intervento non è nell’attuale piano economico-finanziario e si tratterebbe di un investimento di diverse centinaia di milioni di euro, ma allo stesso tempo è indubbio che in questo tratto la rete è molto carica, seppur i tempi di percorrenza rientrino nel grado di accettabilità. Visto che lo sviluppo di un’opera di questo genere richiede dal momento del concepimento a quello della realizzazione tempi molto lunghi (20/30 anni come dichiarato dalla stessa società) è fondamentale che la politica lombarda e bergamasca inizi a parlare anche di questo tema. La rete autostradale che circonda Milano risulta essere tra le più trafficate d’Italia e gli investimenti sono fondamentali per far sì che Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo in particolare, mantengano il ruolo di motore economico europeo”.

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