La Cümpagnia del Fil de Fèr di Piario, nata per custodire e valorizzare le tradizioni popolari dell’Alta Valle Seriana, celebra quest’anno un traguardo significativo: 25 anni di attività. Il nome del gruppo è un omaggio a un elemento fondamentale della vita quotidiana nei piccoli paesi dell’Alta Valle Seriana: il filo di ferro. Un materiale che, nella sua semplicità e utilità, era usato in agricoltura, per legare i fasci di legna o per rinforzare gli attrezzi da lavoro. Da questo elemento, apparentemente umile ma indispensabile, è nato il nome della compagnia che, ispirata dal teatro dialettale e dal recupero degli abiti tradizionali, ha contribuito a mantenere viva la memoria culturale della zona, raccontando storie attraverso la commedia in dialetto.
Sabato 1° marzo, dalle 20.30 nella palestra di Piario, si terrà una serata per festeggiare l’anniversario. Paolo Legrenzi, rifondatore della Cümpagnia, afferma con grande emozione: «25 anni sono un traguardo che non avrei mai immaginato. Sabato sera abbiamo organizzato una serata particolare, una serata di ricordi, dove riprenderemo le scene dei nostri primi teatri, quelli più suggestivi. Non mancherà una farsa in dialetto in cui interpreterò il protagonista, visto che molti mi dicono che non recito mai. Inoltre, un momento importante sarà quello in cui presenteremo il nostro libro, scritto per i 25 anni della compagnia e intitolato “Era l’alba del nuovo millennio”. Nella serata renderemo omaggio a Romualdo Massironi, dell’Associazione Culture e Tradizioni della Lombardia, che è stato il nostro promotore. Saranno presenti tutti i gruppi dell’Alta Valle, e non mancheranno momenti di festa».
Michele Poli, coautore del libro, scritto insieme a Paolo Legrenzi, spiega: «Io e Paolo abbiamo lavorato sull’archivio della compagnia, che raccoglie materiale relativo alla sua attività, ma anche manoscritti di Paolo e di altri autori di commedie dialettali. Abbiamo pensato di raccontare la storia della compagnia, partendo dal 1984, quando fu fondata da Teresa Savoldelli come compagnia teatrale esclusivamente femminile, per arrivare alla rifondazione nel 1999 da parte di Paolo Legrenzi e Angela Grignani Scainelli e raccontare l’evoluzione del gruppo, che inizialmente si è dedicato al recupero dei costumi e dei vestiti tradizionali dell’Alta Valle, per poi riscoprire il teatro dialettale e diventare un gruppo di tradizione dal 2002».
Nel libro è anche contenuto l’inno della Cümpagnia del Fil de Fèr, scritto dalla fondatrice Teresa Savoldelli. «Nell’archivio abbiamo trovato l’inno, scritto da Teresa, che si ispira a una melodia di un altro autore bergamasco. Durante la serata dell’1 marzo, insieme a William Limonta, riproporremo l’inno, cantato e accompagnato dal pianoforte», racconta Michele Poli.