Dal 1° marzo cambiano le regole per i passeggeri con disabilità che utilizzano il servizio di trasporto pubblico della Navigazione Lago d’Iseo. Le novità vengono introdotte in ottemperanza alle disposizioni della normativa regionale sul Trasporto pubblico locale.
A partire dal mese di marzo il trasporto gratuito sulle navi in servizio di linea sul Sebino sarà garantito esclusivamente ai possessori di IVOL-A (Io Viaggio Ovunque in Lombardia Agevolata), l’agevolazione per invalidi e persone a basso reddito che consente di viaggiare sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale della Lombardia. Sarà compreso anche un eventuale accompagnatore, ove riportato sulla tessera rilasciata da Regione Lombardia. Inoltre, la società di Navigazione con decisione autonoma ha esteso la gratuità del servizio a tutti coloro che risulteranno in possesso di Disability Card o Carta Europea della Disabilità di cui si può fare richiesta direttamente sul sito dell’Inps.
«La persona con disabilità esibendo unicamente uno dei due documenti di cui sopra al personale di bordo potrà accedere gratuitamente al servizio di trasporto lacuale in totale trasparenza e rispetto della privacy – precisa la società di Navigazione Lago d’Iseo -. A tal fine non saranno più ritenuti validi giustificativi medici o di altra natura per la cui valutazione il personale di controllo non ha competenza specifica e la cui gestione è vincolata dal rispetto della cogente normativa sulla privacy».
Navigazione Lago d’Iseo invita perciò i passeggeri che ne abbiano i requisiti a dotarsi dei documenti di viaggio previsti dalla norma o validi a livello europeo per dare corso in modo agevole alle procedure di imbarco e realizzare il proprio progetto di viaggio.
«È nostro dovere favorire l’integrazione delle persone con disabilità – sottolinea Paolo Bertazzoli, presidente di Navigazione Lago d’Iseo –. E a riprova dell’attenzione verso questi utenti il Consiglio di amministrazione ha deciso di ammettere al regime di gratuità i possessori della Disability Card europea, ampliando il numero di utenti interessato definito dalla normativa regionale».