Ha registrato un’alta adesione, in Bergamasca, lo sciopero indetto da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. In diverse aziende la percentuale ha superato l’80% toccando anche punte del 90% e oltre. Significativa anche la partecipazione al presidio davanti al Kilometro Rosso.
Lavoratori e lavoratrici chiedono un accordo che garantisca aumenti salariali, riduzione dell’orario di lavoro e più tutele. «Federmeccanica e Assistal hanno ora la responsabilità di dare risposte concrete sull’intera piattaforma contrattuale – hanno commentato i segretari provinciali Emanuele Fantini (Fim Cisl), Andrea Agazzi (Fiom Cgil) e Emilio Lollio (Uilm Uil) – a partire da salario, stabilità del lavoro, sperimentazione della riduzione dell’orario, diritti per i lavoratori degli appalti e sicurezza sul lavoro.
I sindacati hanno ribadito che in assenza di risposte, continuerà il blocco della flessibilità e degli straordinari. E se la trattativa non verrà riaperta, il confronto si inasprirà e, unitariamente, verranno definite ulteriori iniziative di mobilitazione.
Di seguito l’adesione (riferita alla produzione) nelle aziende bergamasche: