Un invito a maggiori controlli, sui ciclisti. La richiesta ad un primo sguardo appare sorprendente quando viene da un’associazione dedicata proprio agli appassionati delle due ruote, ma in questo caso risulta invece utile, visti anche i continui incidenti che coinvolgono i ciclisti.
A.Ri.Bi., l’ Associazione per il Rilancio della Bicicletta, realtà che dal 1981 promuove la sicurezza stradale attraverso educazione e sensibilizzazione, ha scritto a tutti i Sindaci della provincia di Bergamo, chiedendo maggiori controlli per i ciclisti sprovvisti di luci nelle ore notturne.
“È impensabile che oggi si possa circolare a fari spenti con un’automobile, figuriamoci con una bicicletta -si legge nella nota inviata da A.Ri.Bi. ai Sindaci-. La luce e la visibilità sono sinonimo di sicurezza e chi non rispetta queste regole mette in pericolo la propria vita e quella altrui. Per questo, chiediamo a tutti i Comuni della provincia di Bergamo di unirsi in un’azione congiunta, coinvolgendo le Polizie locali affinché siano intensificati i controlli, in particolare nelle ore di buio e nei tratti più critici come le gallerie e le strade extraurbane. L’obiettivo non è solo sanzionare, ma educare, prevenire e salvare vite. Quando si verifica un incidente, le vittime sono sempre due: chi subisce il danno e chi lo causa, con conseguenze drammatiche per entrambe le famiglie, senza contare i costi sociali in caso di lesioni permanenti”.
Come stabilito dal Codice della Strada, i ciclisti hanno l’obbligo di utilizzare luci anteriori e posteriori funzionanti (art. 68 e 152 CdS), accese da mezz’ora dopo il tramonto fino a mezz’ora prima dell’alba, nonché nelle gallerie e in condizioni di scarsa visibilità, indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti (art. 182, comma 9-bis CdS, introdotto nel 2009) quando si circola fuori dai centri abitati, da mezz’ora dopo il tramonto fino a mezz’ora prima dell’alba, e in galleria.