Dal 3 marzo al 30 maggio, il Comune di Gorle ha avviato una sperimentazione che vieta l’accesso ai non residenti su due strade d’ingresso al paese nella fascia oraria dalle 7 alle 9, dal lunedì al venerdì. L’obiettivo è limitare il traffico di attraversamento, soprattutto degli automobilisti diretti a Bergamo che utilizzano queste vie come alternativa alla congestionata provinciale 35 della Valle Seriana. Tuttavia, il provvedimento sta suscitando forti polemiche tra i pendolari e le amministrazioni locali limitrofe.
Le prime settimane di applicazione del divieto hanno evidenziato criticità significative, come sottolinea Martino Bigoni, amministratore del gruppo Facebook “Viabilità in Valle Seriana”: «Era prevedibile che, in una situazione già congestionata, bastasse poco per creare problemi enormi – afferma Bigoni – . La settimana scorsa qualcuno pensava che la misura non avesse effetti negativi, ma era un’illusione: c’erano meno auto per la chiusura delle scuole in occasione del Carnevale e il tempo era bello. Questa settimana, con la ripresa completa delle attività e la pioggia, la viabilità nella zona nord-est di Bergamo è degenerata, con lamentele provenienti da tutte le parti».
Bigoni critica duramente la decisione dell’amministrazione comunale di Gorle, ritenendola miope e dannosa per il territorio: «La decisione del sindaco di Gorle è egoistica e non tiene conto delle gravissime problematiche dell’intera Valle Seriana. Di fatto, si è semplicemente spostato il problema da Gorle ad altri comuni. Gorle non è l’unico paese con queste difficoltà: dei 38 comuni della zona, molti stanno affrontando criticità simili. Ciò che abbiamo sempre chiesto e che continueremo a chiedere è che prima di adottare misure drastiche, si pensi a soluzioni alternative».
Tra le proposte per il miglioramento della viabilità, figurano il finanziamento per il semaforo alla Martinella e la realizzazione della “Penetrante Est”, per il quale sembra esserci la convergenza politica necessaria a portare avanti il progetto in tempi ragionevoli. «Sappiamo che non sono situazioni che si risolvono in breve tempo, ma è necessario lavorare per trovare soluzioni efficaci», aggiunge Bigoni.
Le proteste contro il provvedimento di Gorle non si sono limitate a Facebook. Il gruppo “Viabilità in Valle Seriana” ha invitato i 26.300 iscritti a manifestare il proprio dissenso, scrivendo direttamente al sindaco di Gorle e all’ufficio tecnico comunale. «È un provvedimento inopportuno, se altri comuni adottassero la stessa misura, saremmo al collasso. Non è accettabile prendere decisioni di questo tipo senza un piano d’azione coordinato», insiste Bigoni.
Inizialmente, spiega ancora Martino Bigoni, si era ipotizzato anche un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar), ma secondo le valutazioni legali effettuate dal gruppo, il provvedimento del Comune di Gorle appare legittimo e difficilmente impugnabile. Tuttavia, un’ulteriore mossa è stata già attuata: «Abbiamo scritto al Prefetto di Bergamo prima ancora dell’entrata in vigore dell’ordinanza, chiedendo un intervento su questa situazione».
Anche la Regione Lombardia sta monitorando la questione. È infatti prevista un’audizione della Commissione Trasporti, alla quale parteciperanno anche i rappresentanti del gruppo Facebook “Viabilità in Valle Seriana”: «È un segnale importante – conclude Bigoni –. Il nostro gruppo non si limita a segnalare problemi, ma cerca di proporre soluzioni e dialogare con le istituzioni. Il fatto che saremo ascoltati dimostra che oltre 26.300 cittadini contano qualcosa e che possiamo avere un ruolo attivo in questa battaglia per una viabilità migliore».
















