Il nuovo Consiglio di amministrazione del Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo per il triennio 2025-2027 prende forma. La Presidente Francesca Pagnoncelli Folcieri è stata riconfermata per il suo secondo mandato, alla quale si affianca Diego Quaggio in qualità di Vicepresidente, con il supporto dei consiglieri Renato Francesco Boffetti, Stefania Castoldi, Ippolita Lucchetti, Andrea Simone Magri e Frida Giorgia Tironi. Un gruppo di professionisti pronto a lavorare per promuovere e consolidare il prestigioso marchio Moscato di Scanzo, un vino che rappresenta un’eccellenza italiana.
In attesa della tradizionalissima Festa del Moscato di Scanzo, in programma dal 4 all’8 settembre, il territorio di Scanzorosciate si prepara a vivere un’inedita anteprima con il Weekend Aromatico, un nuovo format ideato per celebrare le eccellenze locali e il fascino delle nostre colline. L’appuntamento è per venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno, due giorni pensati per valorizzare il territorio, i suoi produttori e la sua storia, in un connubio perfetto tra natura, cultura e – naturalmente – vino. Ce ne parla la confermata Presidente Francesca Pagnoncelli Folcieri
Il Consiglio di amministrazione ha delineato ambiziosi obiettivi strategici per il prossimo triennio, ponendo particolare attenzione allo sviluppo di progetti che coinvolgano attivamente il territorio bergamasco. Tra le iniziative previste, l’ideazione di un calendario annuale di eventi e appuntamenti fissi, finalizzato a rafforzare la presenza e l’identità del Moscato di Scanzo a livello locale.
Con un programma ricco di attività promozionali e culturali, il Consorzio si propone di avvicinare i consumatori al Moscato di Scanzo, sottolineando l’importanza di questo vino nella tradizione e nella cultura bergamasca. “Ci impegneremo affinché il Moscato di Scanzo possa diventare il vino simbolo di Bergamo, – ha dichiarato la Presidente Pagnoncelli Folcieri insieme ai consiglieri-. Il nostro obiettivo è creare un legame sempre più profondo tra il prodotto e il territorio, valorizzando così le nostre radici e le nostre qualità”.