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Clusone, al Sant’Andrea arrivano i robot assistenti

Ci sarà anche un robot nei nuovi alloggi per l’autonomia di persone non autosufficienti realizzati negli spazi della Fondazione Sant’Andrea a Clusone. La novità è stata annunciata alla presentazione dell’appartamento realizzato all’ultimo piano del palazzo Sant’Andrea nell’ambito del progetto Abitus.

«Avremo questo nuovo strumento in anteprima in Lombardia: ringraziamo la ditta che ha accolto questa opportunità – spiega il direttore della Fondazione Sant’Andrea, Mirko Gaverini -. Sarà un compagno di viaggio interattivo con cui anche gli ospiti potranno dialogare, interfacciarsi e comunicare con i propri cari a distanza. Il robot è dotato anche di dispositivi per poter assicurare o ricordare alle persone l’ora e la terapia da assumere, nonché altre funzioni come la rilevazione dei parametri vitali, addirittura un elettrocardiogramma».

Il direttore del Sant’Andrea ci tiene a precisare: «Non è per sostituire gli operatori, ma per supportarli, soprattutto al domicilio dove in genere l’anziano è solo. Per i parenti o i caregiver lontani può diventare un’ottima interfaccia di supporto, garanzia e comunicazione».

Alla Fondazione Sant’Andrea verranno inizialmente introdotti due robot. «Uno negli spazi del progetto Abitus e uno all’interno del nucleo Alzheimer della Rsa. In questo modo potremo testare e conoscere lo strumento». Terminata questa prima fase, l’intenzione è portare i robot anche al di fuori del perimetro del Sant’Andrea. «Li metteremo anche a disposizione delle famiglie che assistiamo al domicilio, in quelle situazioni che possono beneficiare di questo tipo di assistenza».

I nuovi spazi inaugurati al Sant’Andrea sono frutto del progetto Abitus. L’iniziativa, finanziata da fondi Pnrr, con ente capofila il Comune di Albino e l’ambito 8 Valle Seriana come referente tecnico, si rivolge alle persone residenti in 103 comuni degli ambiti territoriali del distretto Bergamo Est: dalla Val Seriana alla Val di Scalve, dalla Val Cavallina al Sebino, oltre ai comuni di Seriate e Grumello. Il progetto ha l’obiettivo, tra gli altri, di promuovere l’autonomia evitando l’isolamento sociale.

All’ambito 9, Valle Seriana Superiore e Val di Scalve sono stati assegnati 300 mila euro che i 24 comuni hanno deciso di destinare per la maggior parte alla riqualificazione di immobili oltre che per l’assistenza fornita agli utenti. Per la riqualificazione degli spazi al Sant’Andrea, la Fondazione ha aggiunto anche 51 mila euro.

«Abbiamo deciso di destinare questi fondi all’ospitalità leggera di persone comunque di una certa età in situazioni di parziale autonomia, ma che per vari motivi non possono rientrare o abitare nella propria abitazione. Oppure situazioni nelle quali per intervenuti motivi di salute non possono essere ospitate, ad esempio, in un appartamento del familiare o in una casa di proprietà», spiega Flavia Bigoni, presidente dell’ambito 9.

Nei nuovi alloggi al Sant’Andrea, prosegue Flavia Bigoni, «ci sono due camere con bagno attrezzato per le persone con disabilità. Quindi possono fruirne anche persone che avessero un impedimento motorio in carrozzina, un carrello deambulatore o le stampelle. Si tratta di una soluzione innovativa, supportata da interventi di domotica».

All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, anche il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini, il presidente dell’ambito 8 Valle Seriana Angelo Merici, il presidente della Fondazione Sant’Andrea Emiliano Fantoni, l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco, la responsabile dei servizi sociali dell’ambito 9 Barbara Battaglia.

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