Una sguardo attento sulla montagna e dentro la montagna, per approfondire le sue peculiarità e valutarne le potenzialità, fino a esaminare la risorsa rappresentata dai minerali, una ricchezza per lo sviluppo dei territori. Il convegno organizzato da Uncem Lombardia, e patrocinato dal Consiglio regionale della Lombardia, che si è svolto nella mattinata di sabato 5 luglio a Bergamo, in Sala Viterbi, si è caratterizzato per la presenza, i relatori e il pubblico, di persone con ruoli e competenze diverse accomunate da uno stretto legame con la montagna.
Sin dai saluti istituzionali, con Massimo Ottelli, vicepresidente Uncem Lombardia, Giorgia Gandossi, consigliere delegato alla Montagna della Provincia di Bergamo, Jacopo Scandella, consigliere e segretario alla Presidenza del Consiglio di Regione Lombardia, Giacomo Zamperini, consigliere e presidente della Commissione Montagna di Regione Lombardia, e Lucia Lo Palo, presidente di Arpa Lombardia, si è evidenziato l’obiettivo del convegno, dal titolo “Montagne e minerali nelle Prealpi Orobiche – Una ricchezza nei giacimenti per lo sviluppo dei territori”, promosso per celebrare la Giornata Regionale per le Montagne, istituita da Regione Lombardia nel 2020, che ricorre la prima domenica di luglio. Hanno portato inoltre il loro saluto l’Onorevole Andrea Tremaglia, Davide Tontini, Presidente del Parco delle Orobie Bergamasche, Massimo Scandella, Presidente del BIM Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio, Michele Schiavi, Consigliere Regionale.
Dopo i saluti istituzionali, è toccato al presidente nazionale di Uncem Marco Bussone analizzare questi aspetti all’interno del Rapporto Montagne Italia 2025, nato nell’ambito del Progetto Italiae del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri e attuato da Uncem. Uno studio corposo e approfondito che nella prima parte riporta mappe e dati che evidenziano i caratteri della montagna e la geografia delle comunità territoriali, con particolare riferimento ai processi associativi in atto, per poi soffermarsi sulla governance e sulle strategie politiche. Aree Interne e Green Communities sono opportunità importanti che aprono nuove prospettive.
L’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori ha parlato delle risorse della montagna, tangibili e intangibili, viste nel loro attuale utilizzo e nelle potenzialità ancora inespresse, ribadendo la vicinanza e l’impegno di Regione Lombardia, prima in Italia nel mettere a disposizione di chi vive e lavora in montagna strumenti erogativi ad hoc.
Con la tavola rotonda, moderata da Alberto Mazzoleni, vicepresidente vicario Uncem, consigliere regionale, membro della Commissione speciale Montagna, l’attenzione si è concentrata sui minerali, partendo dal volume “Minerali nelle Prealpi Orobiche”, con due degli autori, Diego Marsetti e Federico Pezzotta, l’art director Roberto Appiani e con Giulio Dellavite, monsignore delegato vescovile, consulente ecclesiastico UCID, Sezione di Bergamo, a discuterne.
Il volume esalta bellezza e varietà dei giacimenti minerari, inserendoli nel contesto naturale e ambientale: i minerali descritti sono quelli trovati nei settori bergamasco e lariano ma anche nelle aree limitrofe valtellinesi e bresciane. Rivelano molto del territorio e della sua storia e forniscono interessanti chiavi di lettura. Al pari del libro, la tavola rotonda ha evidenziato l’importanza della conservazione e della tutela di un patrimonio che deve essere tramandato alle generazioni future. Allo stesso tempo le potenzialità economiche offerte da detto patrimonio, a partire dalle miniere che hanno dato lavoro ad intere generazioni e oggi in molti casi sono diventate vere e proprie attrazioni turistiche legate alla scoperta dell’archeologia industriale e del paesaggio, ma anche alla “enogastronomia di miniera”.
Il presidente di Uncem Lombardia Tiziano Maffezzini ha sottolineato come la montagna merita attenzione e reclama un ruolo di primo piano. È il momento di scelte importanti e l’analisi proposta sarà utile a delineare i bisogni da soddisfare e le opportunità da cogliere: un percorso che dovrà essere necessariamente condiviso da tutti gli attori.
A questo proposito ha evidenziato come per Uncem si aprirà nell’autunno il momento congressuale, prima regionale poi nazionale. Ha invitato gli amministratori dei Comuni presenti a partecipare attivamente dando disponibilità (e sollecitando anche i colleghi) a lavorare all’interno dell’associazione per il bene delle Montagne e delle Aree interne.
La finalità che unisce tutti è quella di rendere ancor più attrattiva la montagna: per chi la vive oggi e per chi la vivrà domani innanzitutto ma anche per chi la frequenta o è intenzionato a scoprirla.