Crescere le nuove generazioni riscoprendo modelli virtuosi della storia italiana e locale: è questo lo scopo dell’intitolazione del polo scolastico di Gorno al bersagliere Giuseppe Riccardi svolta questa domenica (13 luglio). La sua figura è stata celebrata con un’intensa e partecipata cerimonia, cominciata con gli onori ai caduti di tutte le guerre e proseguita con il passaggio al cimitero per rendere omaggio alla sepoltura del bersagliere Medaglia d’Oro al Valore Militare della Seconda guerra mondiale.
Giuseppe Riccardi visse a cavallo tra le due grandi guerre, essendo nato a Gorno nel 1918. Nel 1942 si trovava in Francia con la famiglia, ma sentito il richiamo della patria scelse di tornare in Italia per arruolarsi tra i Bersaglieri. Con il cappello piumato fu protagonista di diverse azioni distinguendosi per ardore e senso del dovere, fino al 1944 in cui perse la vita in un combattimento sul Monte Granale di Jesi, nelle Marche.
Proprio in questa località, pur lontana dalle sue radici bergamasche, è ricordato con un monumento, che negli anni è divenuto il simbolo di un gemellaggio tra i due Comuni, suggellato anche in questa occasione dalla presenza di una delegazione marchigiana.
«Quella tra la nostra città e Gorno è un’amicizia che non potrebbe non esserci nel segno di un uomo che ha dato la vita per la liberazione – ha commentato il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo – nel corso del tempo le nostre amministrazioni hanno avuto modo di incontrarsi in cerimonie simili e sono sempre state occasioni per condividere la voglia di stare insieme con quel senso di unità e democrazia per la quale Riccardi aveva combattuto».
Dopo la funzione religiosa in programma, le autorità e i presenti si sono spostati all’ingresso del polo scolastico, dove si è svolta l’intitolazione con lo svelamento del nuovo murale che effigia il bersagliere gornese.
«Non è un caso che a lui sia stata intitolata proprio la nostra scuola – ha sottolineato il sindaco di Gorno Giampiero Calegari –. Sacrificando la propria vita per il bene degli altri ci ha lasciato una grande eredità che dobbiamo essere capaci di trasmettere anche ai ragazzi che studieranno qui: è fondamentale imparare a lavorare insieme e per gli altri, cosa che spesso non ci risulta così semplice».
Tra le autorità presenti anche l’europarlamentare Lara Magoni, oltre alle tante realtà associative, diversi gruppi di bersaglieri (tra cui una delegazione da Jesi) e la rinomata fanfara “Arturo Scattini” di Bergamo, che ha contribuito a celebrare la memoria di Giuseppe Riccardi con la tipica corsa per le strade del paese.


















