Prosegue con nuovi appuntamenti serali la seconda edizione di Musei che brillano, la rassegna promossa da Promoserio e realizzata con il Circuito Mus.E.O. – la rete dei 34 musei, collezioni museali e gallerie private delle Magnifiche Valli – per valorizzare i luoghi della cultura della ValSeriana e Val di Scalve con aperture serali ed eventi esperienziali. Mercoledì 20 agosto alle ore 20.30, il MAP – Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene di Gromo ospiterà la conferenza Luigi Angelini: l’arte del fare e le cose che parlano. L’architetto Eugenio Guglielmi rifletterà sul pensiero e sull’approccio progettuale di Angelini, figura chiave dell’architettura lombarda del Novecento. A seguire, è prevista la visita guidata alla mostra allestita al museo. L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti.
Due serate dedicate alla storia artigiana e industriale della Val Gandino, alla scoperta della filiera di lavorazione della lana. Sono in programma venerdì 22 e 29 agosto alle 20.30 al Museo del Tessile di Leffe le serate organizzate nell’ambito di “Musei che brillano”, il ciclo di aperture serali dei musei della ValSeriana e Val di Scalve coordinato da Promoserio, che si prolungherà sino al 29 dicembre. L’area espositiva dedicata a Ginetto Martinelli, in via Locatelli, nel contesto del Polo Scolastico “Gianni Radici”, è nata grazie all’impegno dell’Associazione ARTS. Il Museo del Tessile è un piccolo gioiello fra amarcord e tecnologia, dove il visitatore si sente immerso nell’epoca ruggente di una Leffe che, fra gli anni ’60 e ’70, era centro tessile d’avanguardia europea. Il Museo nacque nel 2005 ed è oggi ospitato negli ambienti che furono sede di una manifattura tessile. Il percorso espositivo mostra le fasi di lavorazione delle fibre, l’evoluzione dei telai, il finissaggio e le lavorazioni speciali. L’area espositiva spazia su fibre naturali e sintetiche, carde imponenti, arcolai e torcitoio ad alette del 1700. Nel reparto tessitura si potranno ammirare l’orditoio, il telaio verticale del periodo di Greci e Romani, i telai a navetta e con pinze. Nel cortile esterno sarà operativa la ruota del mulino ad acqua, che alimenta l’antico torcitoio con particolari progettati da Leonardo Da Vinci. Visitabile anche il “Giardino Tessile” con piante e fiori utili a produrre fibre e coloranti naturali. Notevoli e particolari lungo il percorso museale anche le macchine di finitura dei tessuti quali garzatrici, cimatrici, macchine da ricamo (una Wuerker del 1926 è “gemella” dell’esemplare esposto al Museo del Lavoro di Berlino) e per merletti. “La Val Gandino – spiegano i volontari coordinati da Gianfranco Bosio, presidente ARTS – è storicamente un centro nevralgico per la lavorazione della lana di pecora, un’attività che risale al XIII secolo e che ha dato origine a un patrimonio di conoscenze artigianali legate alla filatura, tintura e finissaggio. Alle 20.30 verrà proposta una conferenza a cura del prof. Pietro Gelmi su tutte le fasi di lavorazione, fino al panno finito, con supporto di foto e video. Alle 21.45 seguirà la visita guidata al Museo con focus sui macchinari storici ancora funzionanti per la produzione laniera”. La partecipazione è gratuita. Info al numero 035.733981 o all’indirizzo mail info@museodeltessile.it
A settembre, la rassegna farà tappa a Gorno, al Museo delle Miniere, con due iniziative previste per giovedì 11 e giovedì 25 settembre (ore 20.30). Due serate dedicate alla scoperta dell’attività mineraria nella Valle del Riso e della sua rilevanza storico e socioeconomica, seguita dalla proiezione di un filmato d’epoca sulle miniere di Gorno. In chiusura, un originale laboratorio con esperimenti scientifici e chimici dedicati al processo di trasformazione del minerale in metallo. L’iniziativa sarà riproposta anche a ottobre e novembre (9/23 ottobre e poi 6/20 novembre). Musei che brillano proseguirà fino a dicembre con nuove iniziative e aperture straordinarie nei musei aderenti, in un progetto culturale che punta a unire promozione, comunità e identità.
