Ha costruito un ponte di solidarietà tra Clusone e l’Africa, riuscendo a trasformare il dolore in un impegno quotidiano per i più poveri. È una storia di rinascita e speranza, quella di Agostino Trussardi, del bene che fiorisce dai momenti più bui. A lui, missionario laico in Malawi, l’Amministrazione comunale ha deciso di assegnare il “Baradello d’Oro” 2025.
Il premio, istituito nel 2020 come riconoscimento a chi si distingue per il suo impegno nei confronti degli altri, è stato consegnato nell’ambito della festa all’oratorio delle Fiorine, la comunità di Agostino (per tutti semplicemente Tino) Trussardi, alla quale è rimasto molto legato. Per l’Amministrazione comunale c’era la Giunta al completo, guidata dal sindaco Massimo Morstabilini. Proprio il sindaco ha spiegato le motivazioni che hanno guidato la scelta. Motivazioni che, anzitutto, sono intrecciate con la storia di Tino.
«Ha intrapreso la sua missione in Africa dopo una serie di gravi lutti familiari – ha raccontato Morstabilini –: nel 2003 ha perso il figlio Mauro in un incidente stradale e nel 2006 è morta la moglie Emilia. Questi tragici eventi lo hanno spinto a trasferirsi nel villaggio di Toleza, nella regione di Balaka in Malawi, dove ha deciso di dedicare la sua vita ai bambini e alle persone più povere».
In Malawi il dolore si è tramutato in bene, in opere concrete per la comunità di Toleza. A cominciare dalla scuola materna “Chikondi Sukulu ya mkaka”: conosciuta da tutti come “l’asilo di Agostino”, offre un luogo sicuro dove circa 150 bambini possono giocare e imparare. Tino Trussardi ha contribuito anche alla costruzione di altre sei scuole, non solo per i più piccoli, ma anche per la formazione professionale (ad esempio, per i falegnami). E, ancora, ha promosso la realizzazione di una biblioteca, un dispensario medico, un ostello, ha fatto curare bambini ammalati e ha contribuito alla trivellazione di 180 pozzi per l’acqua potabile, elemento essenziale in una regione arida.
Le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione comunale di Clusone ad assegnare il “Baradello d’Oro” a Tino Trussardi sono l’impegno umanitario e la solidarietà, la resilienza e la capacità di trasformare il dolore in bene, la testimonianza di valori universali. Ma anche il legame con la comunità d’origine. «Pur vivendo in Africa – ha spiegato il sindaco – Tino Trussardi ha mantenuto un forte legame con Clusone. Le sue opere sono state finanziate anche grazie al supporto dei suoi concittadini e dell’Associazione Villaggio Toleza Onlus. Il “Baradello d’Oro” celebra questo “ponte” ideale che ha creato tra Clusone e il Malawi, rendendo la comunità locale protagonista di un progetto di carità internazionale».
Per Tino Trussardi il riconoscimento è stato una sorpresa. Si è commosso, quando ha sentito pronunciare il suo nome. Prendendo la parola ha voluto subito ringraziare le persone che lo aiutano concretamente a realizzare i suoi tanti progetti. «Tutto quello che faccio è grazie a voi, perché siete voi che mi aiutate a tornare in Malawi e riprendere ancora la mia attività. Io in Malawi sono rinato. C’è molta povertà, ma quando i bambini sanno che possono anche solo mangiare hanno un sorriso che ti riempie di gioia. Grazie al sindaco e all’Amministrazione per il premio, grazie a tutti voi che avete fatto questo».
Accanto a Tino Trussardi, anche il parroco delle Fiorine, don Carlo Viscardi. «Quando gli altri riconoscono che hai fatto del bene, questo ti sprona a farne di più, a non mollare. C’è una comunità, anche se lontana, che ti pensa e, se può, ti sorregge. Quindi grazie del tuo servizio», ha detto.
Il premio che accompagna il riconoscimento è, ogni anno, un’opera d’arte. Quest’anno l’hanno realizzata, a quattro mani, Angelo Balduzzi e Gabriele Bassanelli. Rappresenta un uomo circondato da bambini con un palloncino che vola verso l’alto. Nella pergamena consegnata a Tino Trussardi si legge che l’Amministrazione comunale ha deciso di assegnare a lui il “Baradello d’Oro” «per aver trasformato il dolore personale in una storia di immenso amore e di speranza, migliorando la vita e il futuro di centinaia di persone».