A Valbondione, venerdì 29 agosto, un’assemblea aperta alla cittadinanza con un focus particolare sui servizi sanitari e sociali presenti sul territorio. L’appuntamento è in programma alle 20.30 nella sala polifunzionale vicina al palazzetto dello sport. Tra i servizi che verranno presentati anche il nuovo punto prelievi rivolto alla persone fragili che dovrebbe aprire in paese nel mese di settembre, grazie alla collaborazione tra Amministrazione comunale e Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Bergamo Est.
«L’incontro ha lo scopo di comunicare, informare e mettersi in contatto con la popolazione rispetto a tutti i servizi socio-sanitari presenti nel nostro territorio – spiega l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Valbondione, Dario Fusé -. Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, i Comuni non hanno competenza diretta, ma possono intervenire in appoggio. Come abbiamo fatto noi, aprendo convenzioni con l’Asst per attivare servizi o collaborare in alcuni settori».
Speso, quando si tratta di sanità o ambito sociale, i cittadini e le cittadine, specie le persone più anziane, fanno fatica a orientarsi. «Molti non riescono a distinguere quali siano i servizi disponibili, quelli fruibili e quelli necessari – osserva Fusè -. L’idea di questa serata nasce dal desiderio di far comprendere meglio i servizi già attivi nel nostro Comune, presenti in misura simile anche in altri Comuni, e di illustrare quanto stiamo cercando di mettere in campo per sostenere maggiormente la popolazione più fragile: anziani, persone con disabilità, famiglie con bambini piccoli. Vogliamo informarli meglio, offrendo punti di riferimento chiari».
Tra i temi principali della serata, l’assessore segnala l’attivazione di un numero di telefono dedicato ai cittadini, «in grado di fornire tutte le informazioni utili. Se la richiesta non riceve risposta immediata, l’operatore acquisirà la richiesta e richiamerà il cittadino con le informazioni necessarie».
Sarà inoltre presentato il nuovo punto prelievi, rivolto in particolare alla popolazione fragile, insieme ai servizi domiciliari già attivi per il sostegno delle persone più vulnerabili. «Molti cittadini non li conoscono – sottolinea Dario Fusè – e questa serata serve anche a informarli, perché possano attivarli e usufruirne».