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“La Speranza” illumina Lovere: con Lucilla Giagnoni il teatro sacro di Desidera in centro storico

La speranza affiora in riva al lago. Il festival Desidera riporta il teatro del sacro a Lovere con una viaggio tra i maestri delle parole.  Venerdì 5 settembre, alle 21.15, piazza Vittorio Emanuele II si trasformerà in un palcoscenico suggestivo per ospitare “La Speranza”, il nuovo spettacolo di Lucilla Giagnoni con le musiche dal vivo di Paolo Pizzimenti. L’evento rappresenta anche un momento di riflessione artistica e spirituale in sintonia con il Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza”.

«È un po’ la nostra cifra di stile quella di proporre nuovi spettacoli di Teatro Sacro, che è questo filone che il nostro festival cura da sempre – spiega Walter Spelgatti, direttore organizzativo del Festival Desidera -. Abbiamo incrociato nel nostro percorso questo nuovo spettacolo di una grandissima interprete italiana che sarà in scena in questa bellissima piazza di Lovere».

Lo spettacolo di Lucilla Giagnoni non è solo una rappresentazione teatrale, ma una vera e propria meditazione  sul tema della speranza. Al centro le parole di grandi maestri che hanno saputo con le loro riflessioni accendere una luce nei momenti più bui: Clarice Lispector, Etty Hillesum, Mary Oliver, Emily Dickinson, Giacomo Leopardi, Charles Peguy, Padre Turoldo e Dante Alighieri.

L’attrice milanese, dopo aver scritto e rappresentato negli ultimi dieci anni meditazioni teatrali di tensione spirituale in tutta Italia, porta avanti con questo nuovo lavoro la sua riflessione sulle Virtù, intese come forze che hanno il potere di guidarci verso la felicità. «Quante volte le parole di un poeta o di una scrittrice ci hanno trasmesso l’energia per prendere in mano la nostra vita e farla rifiorire?», si chiede la stessa Giagnoni nel presentare il suo lavoro.

Anche la scelta del luogo non è casuale. «Un’altra cifra di stile di Desidera è proprio quella di portare il teatro laddove abitualmente il teatro non si fa, ma in luoghi comunque ricchi di fascino e di bellezza – racconta Spelgatti con evidente soddisfazione -. Quando abbiamo visto questa piccola piazza, così raccolta nel cuore del centro storico di Lovere, abbiamo subito detto: lo spettacolo di Lucilla dobbiamo farlo qui”.

L’anno scorso il festival aveva scelto la suggestiva cornice della basilica di Santa Maria in Valvendra, confermando la volontà di valorizzare i luoghi più suggestivi e ricchi di cultura del territorio bergamasco. Quest’anno la magia del teatro si sposterà all’aperto, in una dimensione più intima e raccolta.

Lo spettacolo si propone di guidare il pubblico nella comprensione del vero significato del vivere nella speranza: coltivare uno sguardo capace di immergersi anche nelle profondità più buie della vita, per poi riemergere alla luce e operare nel presente. «Vivere nella Speranza vuol dire condividere il dinamismo del mondo, mirando ad un Oltre che è già qui, e deve solo essere svelato», recita la presentazione dell’opera.

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