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La montagna vista dai giovani e alla portata di tutti: alla scoperta di Potatrek

Come si possono sviluppare insieme due passioni apparentemente opposte come la montagna e il mondo digitale? A Nembro c’è un gruppo di giovani che ci è riuscito, grazie a un progetto in continua evoluzione, oggi divenuto anche un’associazione. Si chiama Potatrek, un nome che è già una dichiarazione di intenti.

«Volevamo che si intuisse la nostra appartenenza alla provincia di Bergamo, ma senza che questo ci ponesse dei limiti dal punto di vista territoriale – spiega Riccardo Silva, fondatore del progetto e presidente dell’associazione ad esso legata -. Le attività che facciamo, infatti, non sono solo in Bergamasca, ma ad oggi ci spostiamo anche fuori provincia e fuori regione, mantenendo però le nostre origini».

Riccardo, 21 anni, è un appassionato di montagna e di informatica. La sua idea nasce durante il periodo della pandemia, nel quale l’unico modo per uscire di casa era andare a camminare sulle montagne intorno al suo paese, Nembro.

«L’idea – racconta – era venuta a me e a un mio amico ancora prima della pandemia, ma solo in quel periodo abbiamo avuto a disposizione abbastanza tempo da dedicare a questo progetto. Abbiamo cominciato a mappare alcuni dei sentieri che solitamente percorrevamo, vicino a casa nostra, con l’intento di creare poi delle guide digitali per renderli più accessibili e facili da comprendere per tutti. Così è nato a settembre 2020 il nostro sito internet con i primi articoli che abbiamo pubblicato. Poi il ragazzo con il quale avevo fondato il sito ha scelto di non proseguire su questa strada, ma poco dopo il gruppo si è comunque ampliato grazie ad altri amici che si sono aggiunti e con i quali sono riuscito a portare avanti questa e altre idee».

All’inizio del quarto anno dalla sua nascita, Potatrek conta oggi tredici ragazzi e ragazze, tutti poco più che ventenni, in un gruppo ben collaudato, che si è da poco costituito a tutti gli effetti come associazione.

«Dallo scorso settembre siamo diventati una associazione no profit odv – prosegue Silva -. È stato un passaggio importante ed è stata una svolta notevole, perché ci ha dato la possibilità di avviare collaborazioni anche con altre realtà ed enti come ad esempio il Comune di Nembro, che ci ha concesso uno spazio che ora stiamo ristrutturando e diventerà presto la sede di cui avevamo bisogno per sviluppare al meglio le nostre attività, oltre che per stare insieme. Non dimentichiamoci che siamo prima di tutto un gruppo di amici che condivide queste passioni».

Grazie a una struttura ben sviluppata, il gruppo riesce a sostenere oggi tre rubriche molto diversificate tra loro, che coinvolgono e appassionano non solo i giovani, ma persone di tutte le età amanti della montagna e del trekking, anche grazie a novità sempre in vista.

«La nostra rubrica principale è quella legata alle guide – continua il fondatore -, oggi gestita da Sergio Gambirasio, da sempre la più visitata sul nostro sito. Al momento contiamo oltre 50 guide di sentieri prevalentemente nelle Prealpi orobiche, mappati in base ai livelli altimetrici e spiegati con foto, mappe e indicazioni scritte consultabili liberamente. Abbiamo poi la rubrica “Potatrek Adventure“, che si occupa di raccontare avventure non strettamente legate alla montagna, curata da Andrea Moioli. Si tratta di una sorta di blog in cui sono raccontati viaggi che alcuni del nostro gruppo hanno intrapreso, come la Via degli Dei, o i viaggi in bicicletta che ci hanno condotto da Nembro a Roma, Parigi, Monaco di Baviera, solo per citarne alcuni. Infine, abbiamo da poco aperto la rubrica “Potatrek Science“, di cui mi occupo io: una serie di piccoli video con pillole scientifiche realizzati insieme all’esperto Gianni Comotti, biologo self-made che ha realizzato diverse pubblicazioni su riviste scientifiche e di settore e ha catalogato circa 30 mila insetti, un’istituzione per i nembresi. Presto vorremmo realizzare anche un piccolo documentario con lui, speriamo di averne la possibilità».

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