L’incidente del 20 gennaio sulla Statale 671, con un camion ribaltato a Casnigo e ore di coda per moltissimi automobilisti, ha riacceso i riflettori sulla pessima situazione della viabilità in Valle Seriana. Quali interventi effettuare sui nodi più critici? Le proposte non mancano – sta facendo discutere, ad esempio, quella di rendere transitabile in caso di emergenza la pista ciclopedonale nel tratto tra Colzate e il Ponte del Costone -, ma non tutte sono di facile realizzazione. Agostino Piccinali, direttore amministrativo di Scame Parre e presidente del Gruppo meccatronici di Confindustria Bergamo, sottolinea la necessità di interventi rapidi e concreti per migliorare la qualità della vita dei residenti e supportare le imprese del territorio.
Secondo Piccinali, la situazione richiede soluzioni immediate, «una serie di piccoli interventi a costo zero o limitato», perché sperare in progetti più complessi, come la variante Ponte Nossa-Clusone, richiederebbe tempi lunghi e risorse significative. «Non possiamo aspettare soluzioni costose e complicate», ha affermato Piccinali in un intervento al tg di Antenna2.
Da circa un anno, il problema viabilità in Val Seriana è sotto la lente di un gruppo di lavoro composto dallo stesso Piccinali, dai consiglieri regionali Michele Schiavi e Jacopo Scandella, dal presidente della Comunità montana Giampiero Calegari e dal referente del gruppo Facebook “Viabilità in Val Seriana” Martino Bigoni. Sono stati identificati dieci punti critici dove attuare piccoli interventi mirati.
Alcuni interventi sono già stati messi all’ordine del giorno. Ad esempio, il semaforo di Colzate. «Pareva che fossimo finalmente alla vigilia della sua eliminazione – spiega ancora Piccinali -, ma l’Anas ha bloccato l’operazione dopo aver scoperto la presenza di un piccolo polo industriale con qualche decina di dipendenti». Questione annosa: il passaggio di veicoli in uscita dall’area genera timori per la sicurezza. «Eppure ci sono due rotatorie, una a monte e una a valle (Casnigo e Vertova, ndr), che potrebbero risolvere il problema».
Secondo il presidente del Gruppo meccatronici, la viabilità non è solo una questione di traffico. «Ci sono dati, che porgo con beneficio di inventario, secondo cui ogni giorno transitano 34.000 veicoli su questa tratta. Questo significa che migliaia di persone perdono ore preziose della loro giornata in coda, con un costo altissimo in termini di tempo, denaro e qualità della vita».
Piccinali pone l’accento su alcuni interventi che potrebbero migliorare la situazione. «A Gazzaniga si potrebbe lasciare l’uscita in corrispondenza del Portico aperta solo ai pullman. Le auto, invece, potrebbero entrare prima, sfruttando una corsia di immissione. Potrebbe inoltre essere tolto l’accesso a Cene Nord. Il paese, infatti, ha già due accessi e si potrebbe migliorare l’ingresso con una corsia lunga per chi arriva da Albino. Sempre ad Albino, potrebbe essere eliminata la “furbata” che molti automobilisti fanno, uscendo e rientrando subito dopo lo svincolo. Una presenza saltuaria della polizia locale basterebbe a scoraggiare questo comportamento». Altro nodo critico è il semaforo della Martinella, ma la Regione ha stanziato recentemente 500 mila euro per migliorare la situazione.
«Se vogliamo che le aziende della Val Seriana lavorino meglio, dobbiamo intervenire. Lo stesso vale per i cittadini, che meritano di recuperare una qualità della vita accettabile, anche durante il fine settimana, quando le colonne dei villeggianti, che hanno diritto di respirare un po’ d’aria buona, rendono la situazione insostenibile», conclude Piccinali.