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Petizione a Casnigo, raccolte 300 firme per chiedere maggiore sicurezza

La crescente preoccupazione dei cittadini di Casnigo per i furti e la sicurezza del paese ha portato alla creazione di una petizione che in pochi giorni ha raccolto oltre 300 firme. L’iniziativa è nata a seguito dei tentativi di furto che si sono verificati in zona e della difficoltà di rispondere prontamente a questi eventi. Giuseppe Cattaneo, uno dei promotori della raccolta firme, ha spiegato che tutto è partito da un gruppo WhatsApp di allerta tra i cittadini, dove venivano segnalati i tentativi di furto e altre problematiche legate alla sicurezza.

«Ogni volta che c’è un tentativo di furto, un messaggio viene inviato a chi è iscritto a questo canale – racconta Cattaneo- . Da lì è nata la richiesta di migliorare la sicurezza del paese, e da questa esigenza è emersa l’idea della petizione. La petizione ha ottenuto 300 firme, questo è segno di quanto il problema sia sentito dalla comunità. Le firme sono state raccolte in due locali di Casnigo, e molti cittadini ci hanno continuato a chiedere di poter firmare anche dopo la chiusura della petizione».

La raccolta firme, che ha superato le 300 adesioni in soli dieci giorni, chiede l’installazione di telecamere di videosorveglianza e la reintroduzione del vigile urbano, figura che manca a Casnigo da ben nove mesi. «Abbiamo chiesto anche che il comune intervenga per dare consigli utili alla popolazione su come affrontare i furti nelle abitazioni. Abbiamo saputo tramite la minoranza che esiste un progetto per installare le telecamere, ma a Casnigo mancano sempre i fondi necessari» spiega Cattaneo, aggiungendo che il consiglio comunale di marzo 2024 aveva già approvato l’idea della videosorveglianza, ma senza dare seguito concreto.

Per quanto riguarda la situazione vissuta dai cittadini, Cattaneo sottolinea: «I cittadini hanno paura, molti si trovano i ladri in casa nel tardo pomeriggio, alle 18 o 19 di sera, e non sanno cosa fare e la mancanza di un vigile urbano rende il paese “come una terra di nessuno”, dove la sicurezza sembra non essere più una priorità».

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