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Nuovo sciopero dei metalmeccanici: a Bergamo la protesta lombarda

Una foto di uno sciopero precedente

In arrivo un nuovo sciopero dei metalmeccanici. Venerdì 20 giugno le tute blu di tutta Italia scenderanno di nuovo in piazza contro quello che i sindacati definiscono «l’immobilismo di Federmeccanica, che continua a avere un atteggiamento irresponsabile e sta dimostrando di non voler riaprire la trattativa per il contratto collettivo nazionale di lavoro, nonostante sia passato ormai quasi un anno dalla scadenza».

Bergamo sarà la sede della manifestazione in Lombardia. Il corteo prenderà le mosse alle 10 dal piazzale della stazione e si concluderà in Piazza Vittorio Veneto. Qui gli interventi dei delegati di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, di Mirko Dolzadelli (Segretario Generale Fim Cisl Lombardia), Vittorio Sarti (Coordinatore Uilm Uil Lombardia) e le conclusioni di Luca Trevisan (Segretario Organizzativo Fiom Cgil Nazionale).

«Federmeccanica continua ad avere un atteggiamento irresponsabile, dimostrando di non voler riaprire la trattativa per il contratto collettivo nazionale di lavoro – sottolinea Emanuele Fantini, segretario generale Fim Cisl Bergamo -. Per questa ragione, abbiamo deciso di proclamare l’ennesimo sciopero, il quarto dall’inizio dell’anno, per superare l’intransigenza delle controparti per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, con otto ore di mobilitazione nazionale con manifestazioni regionali in tutta Italia e in Lombardia a Bergamo rafforzando anche il blocco degli straordinari e delle flessibilità».

«Dopo mesi dalla rottura del tavolo delle trattative, ci ritroviamo di nuovo a scioperare per riaprire il confronto – aggiunge Andrea Agazzi, segretario generale Fiom Cgil Bergamo -. Salario, sicurezza e lotta alla precarietà non sono questioni che possono essere rimandate, anche e soprattutto in questa fase di incertezza generale. Un contratto dignitoso è fondamentale per rilanciare e dare stabilità al sistema industriale di questo Paese. Bergamo ospiterà con orgoglio la manifestazione regionale e ci auguriamo che questo segnale importante venga raccolto anche dagli industriali della provincia».

La piattaforma dei sindacati punta a ottenere aumenti salariali che recuperino il potere d’acquisto, riduzioni dell’orario di lavoro, maggiori diritti e garanzie di sicurezza per tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici.

 

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