Tempi duri per la colomba con il ramoscello d’ulivo. Nel bel mezzo della «terza guerra mondiale a pezzi» (cit. Papa Francesco) diventa sempre più difficile parlare di pace. Ma c’è chi ci prova lo stesso. Come studenti e insegnanti dell’Istituto «Fantoni» di Clusone.
A scuola, in questi giorni, hanno allestito una mostra dedicata ai simboli della pace. «Con i ragazzi abbiamo voluto dire nuovamente la pace, cercando di sovrastare la voce della guerra, dell’odio, del razzismo, della violenza», spiega Umberto Gamba, insegnante di religione al «Fantoni».
In mostra ci sono simboli cercati e raccolti tra le culture e le religioni dell’Antico Oriente o che provengono dalle antiche civiltà mediterranee, segni scoperti nei riti delle tribù dei nativi americani, immagini tratte dal Talmud, dalla Bibbia o dal Corano. Ognuno di essi è accompagnato da un testo.
«La mostra viene visitata da tutte le classi della scuola e ogni ragazzo presenta un simbolo ai compagni, in modo che lo sentano come proprio – spiega ancora Gamba -. Ai simboli abbiamo inoltre aggiunto dei poster realizzati dai ragazzi negli anni passati. Poster che tutti possono prendere e portare a casa, magari per appenderli nella loro stanza».
Sono più di trenta i pannelli con quadri, illustrazioni e testi ideati da insegnanti e studenti coordinati da Umberto Gamba e dal collega Damiano Merlini. Per tutti i visitatori sono anche a disposizione (gratis) un fascicoletto con i «Simboli della pace» e diverse copie dei poster esposti. La mostra si può visitare (su prenotazione) in orario scolastico.
Ma l’impegno del «Fantoni» non si ferma qui. L’idea è di portare la pace anche oltre la scuola. «Non ci accontentiamo di presentare questa mostra ai nostri studenti – osserva Umberto Gamba -. Vogliamo far arrivare alle loro famiglie, agli ambienti che frequentano, questo nostro desiderio di un tempo nuovo per la pace. Abbiamo allora pensato di realizzare un piccolo poster con la scritta “Peace. Mission Possible” che i ragazzi potranno prendere e distribuire».
