Potrebbe esserci il ghiaccio all’origine della tragedia che si è consumata ieri tra le rocce della Presolana. È quanto emerge da una prima ricostruzione dell’incidente che è costato la vita ad Antonio Tinti, 39 anni di Bedizzole, e Stefano Moreni, 44 anni di Brescia.
I due escursionisti, intorno alle 13,30, stavano scendendo dalla vetta verso la Grotta dei Pagani insieme ad altri tre compagni. All’improvviso Moreni, che era l’ultimo della fila, è scivolato, forse a causa del ghiaccio sul sentiero. Antonio Tinti, che era davanti a tutti, d’istinto ha afferrato il compagno. Entrambi, purtroppo, sono finiti in un canalone, cadendo per una cinquantina di metri.
A rendersi conto che per loro non c’era più nulla da fare è stato un compagno d’escursione, medico di professione, che una volta raggiunti i due amici ha subito capito che le ferite riportate da entrambi erano troppo gravi. Più tardi sono arrivati i soccorsi e i due corpi sono stati recuperati per essere trasportati a valle.
I cinque erano tutti escursionisti esperti e attrezzati con ramponi. Ma tutto questo non è bastato ad evitare la tragedia.