Non sarà Roberto Maroni il candidato governatore del centrodestra in Lombardia. Il presidente uscente ha deciso di lasciare a campagna elettorale praticamente avviata.
Dopo le indiscrezioni circolate ieri al termine del vertice di Arcore tra i leader del centrodestra, è stato lo stesso Maroni a confermare oggi la sua uscita di scena. «Non mi ricandiderò, è una decisione presa in piena autonomia, sulla base di valutazioni personali», ha detto il presidente della Regione nel corso della conferenza stampa dopo la seduta di Giunta, a Milano.
Per Maroni futuro a Roma?
Maroni ha aggiunto che alla base della sua scelta non ci sono né motivi familiari né di salute. «È una decisione personale che ho condiviso con il segretario (della Lega, ndr) Salvini e con Silvio Berlusconi tempo fa, ma abbiamo convenuto di non parlarne fino a che non fosse giunto il momento di farlo. E questo momento è venuto tra ieri e oggi». Alcuni osservatori sostengono che Maroni potrebbe diventare di nuovo ministro in un governo di centrodestra o addirittura presidente del Consiglio. Maroni ha detto che si mette «a disposizione della Lega».
Il nuovo candidato
Ora per il centrodestra si tratta di trovare un nuovo candidato presidente. Il nome che si fa con insistenza è quello di Attilio Fontana, ex sindaco di Varese ed ex presidente del Consiglio regionale lombardo. Era circolato anche il nome della coordinatrice regionale (ed ex ministra) di Forza Italia Maria Stella Gelmini, ma sembra che la Lega abbia posto il veto. Il nome del nuovo candidato dovrebbe essere ufficializzato in giornata.
Il commento di Gori
Giorgio Gori, candidato presidente per il centrosinistra, è stato tra i primi a commentare la scelta di Maroni. «In questi mesi, ogni giorno, ho lavorato sul nostro progetto, mi sono preparato, ho studiato, immaginando di dovermi confrontare con lui. Una sfida tosta, mica una passeggiata, che nonostante i pronostici ho però sempre pensato di poter giocare fino in fondo. E invece non sarà lui – ha scritto su Facebook -. Ieri sera gli ho telefonato. Mi ha confermato la notizia e mi ha esposto le sue motivazioni che ovviamente per correttezza non riferirò». Gori, quindi conclude: «Noi continuiamo la nostra marcia, qualunque sia il nome del nuovo competitor. Rappresenterà comunque ciò che con le nostre idee e le nostre energie siamo impegnati a cambiare».