Oggi si crede che per ogni cosa possa esserci la pillola giusta e in un contesto culturale come questo è inevitabile che vi sia anche il rischio di prendere qualche medicina con leggerezza o in modo inappropriato.
L’abuso dei farmaci è il tema su cui è intervenuto Silvio Garattini, direttore e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” ieri sera a Clusone in un incontro promosso dall’associazione culturale Il Testimone in collaborazione con l’Avis di zona 4 e con il patrocinio del Comune di Clusone, Turismo Pro Clusone e Comunità Montana della Valle Seriana.

«Perché il rimedio è adottato da un parente non significa che possa fare al caso mio»: ha spiegato Garattini. Anzi qualche farmaco potrebbe addirittura fare più male che bene.
Non si parla abbastanza dei rischi
«Si parla poco degli effetti negativi che possono avere i farmaci – ha detto Garattini -. C’è una sorta di informazione asimmetrica in quanto si veicolano più informazioni sugli effetti positivi che su quelli negativi. Ogni volta che prendiamo un farmaco dobbiamo chiederci se i benefici siano superiori ai danni. Certo ci sono medicinali su cui non si discute, altri invece che vengono usati male e in modo inappropriato. A volte, non ce ne rendiamo nemmeno conto, siamo noi che inconsciamente quando andiamo dal medico vogliamo che ci prescriva qualcosa. E poi ci sono le pressioni del mondo della produzione e le logiche di marketing che fanno il resto».
L’incontro è stato introdotto da Daniela Stabilini dell’associazione Il Testimone e Giangiacomo Borelli, in rappresentanza dell’Avis di Zona 4.
Un servizio verrà trasmesso questa sera all’interno del telegiornale di Antenna2 in onda alle ore 19.20 sul canale 88 del digitale terrestre.


















