Se ne va un altro grande imprenditore della Val Seriana. Aldo Arizzi si è spento ieri (mercoledì 22 aprile) all’età di 90 anni. Era nato a Fiorano al Serio il 6 febbraio del 1930. Durante la sua vita ha avuto un ruolo di primo piano in una delle più importanti realtà meccanotessili del territorio: quella che è stata prima Somet, poi Promatech e adesso Itema.
Primo di dieci fratelli in una famiglia di operai, aveva iniziato a lavorare quand’era giovanissimo. Aveva solo 14 anni quando cominciò come fattorino per l’Ansaldo di Genova, trasferita in Val Seriana durante la guerra. Pochi anni dopo l’impiego nella fonderia nata dalla passione artigianale del padre Giovanni. La società Arizzi Fonderie San Giorgio diventa presto un’importante realtà della Val Seriana, tanto che nel 1971 si trasferisce negli attuali stabilimenti di Albino su una superficie di oltre 20 mila metri quadrati.
Negli anni Sessanta Gianni Radici chiede ad Aldo Arizzi di diventare socio della Somet e da lì inizia la sua avventura nel meccanotessile. L’Itema – in mano per il 60% alla famiglia Radici e per il 40% alle famiglie Arizzi e Torri – è oggi un’azienda leader a livello mondiale nella produzione di telai.
Ma Aldo Arizzi è sempre stato impegnato su diversi fronti. La solidarietà e lo sport, anzitutto, che lo hanno portato ad essere uno dei fondatori dell’Accademia dello Sport per la solidarietà e per diversi anni consigliere dell’Atalanta. Ma anche la musica con il coro Incas diretto dal maestro Mino Bordignon, approdato persino sul palco del festival di Sanremo. E poi la montagna e la caccia. Una persona che ha sempre aiutato la valle in diversi modi.
Lascia la moglie Vittorina e i figli Danilo ed Elena.