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Parrucchieri: «Diteci come, ma fateci riaprire»   

Lunedì 18 maggio, con i dovuti protocolli Inail e con il benestare del Comitato Tecnico Scientifico, dovrebbero riaprire bar, ristoranti, estetisti e parrucchieri. Le regioni avranno tuttavia la facoltà di muoversi in ordine sparso e mantenere in vigore restrizioni per il contenimento della diffusione del Coronavirus. 

In molti attendono la riapertura dei parrucchieri, anche se in Lombardia possano esserci ancora rallentamenti. Nel frattempo alcuni operatori del settore cercano di equipaggiarsi per non essere impreparati al momento del “liberi tutti”: poltrone distanziate, sanificazioni, controlli di temperatura all’ingresso, percorsi distanziati all’interno degli spazi…  

«Due mesi e mezzo di chiusura – afferma Andrea Moretti, titolare di tre saloni tra la Presolana e la città, con complessivamente una ventina di dipendenti – determinano una situazione molto difficile per noi e per i nostri lavoratori e collaboratori. Le spese, la chiusura dei negozi, la difficile programmazione per il futuro: è una situazione veramente difficile. Ovviamente prima di tutto viene la salute delle persone (nostra e di chi usufruisce dei nostri servizi)». 

«La priorità è riaprire il prima possibile – continua -, ovviamente con linee guida molto chiare e definite. Se possibile riapriremmo anche domani mattina, ma nel modo giusto. Ci devono tuttavia indicare se dobbiamo fare una poltrona sì o una no, o una per salone. L’importante è che ci dicano come farlo nel rispetto dei lavoratori, delle persone che entrano nei nostri negozi e della nostra attività». 

Un’attività a contatto con la clientela richiede maggiori garanzie per la sicurezza delle persone.

«La prossimità operatore-persona, – prosegue Andrea – è indiscutibile: per questo le linee guida devono essere molto chiare. L’utilizzo dei dispositivi di protezioni individuale non è una novità. Sono attenzioni che conosciamo da anni: guanti, occhiali e mascherine per il personale e le protezioni per il cliente (ndr. materiali monouso in abbondanza). Servirà invece una maggiore distanza fisica, ulteriori procedure di sanificazione, ma siamo disposti a fare tutto il possibile. Parlando con gli operatori della categoria, non c’è nessuno che non vuole mettersi in sicurezza e garantirla ai propri clienti». 

Un gruppo Whatsapp per gli operatori del settore della Val Seriana 

«Un mio collega, Diego, – continua – ha avuto l’idea di contattare tutti i parrucchieri ed estetisti della zona per creare un’occasione di condivisione. È nata così una bella collaborazione. Non è il momento di creare divisioni». 

Tolte alcune poltrone per aumentare le distanze tra le postazioni di lavoro

Un’intervista verrà trasmessa questa sera all’interno del telegiornale di Antenna2, ore 19.20, canale 88 del digitale terrestre.

Andrea Moretti

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