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Dalla sorgente alla foce: due comuni gemellati sul Serio

Gemellaggio Valbondione

È un gemellaggio nel segno dell’acqua quello stretto tra Valbondione e Montodine. L’acqua del fiume Serio che unisce i due paesi: dal monte Torena all’Adda, 124 chilometri tra montagna e pianura, attraverso le province di Bergamo e Cremona. Sorgente e foce adesso sono unite anche formalmete da un patto di amicizia e già oggi sul cartello all’ingresso di Valbondione si poteva leggere «Comune gemellato con Montodine».

La cerimonia si è svolta proprio vicino all’insegna, a pochi passi dal ponte sul Serio che conduce al capoluogo. C’era una folta delegazione del comune cremasco, guidata dal sindaco Alessandro Pandini. Con lui anche i sacerdoti don Emilio Luppo e don Osvaldo Erosi. Ha voluto esserci anche Giovanni Danzi, il sindaco che nel 1985 allacciò i primi rapporti con Valbondione.

«Il merito di questo gemellaggio non è nostro – ha sottolineato la prima cittadina di Valbondione Sonia Simoncelli -. Noi abbiamo solo concluso un percorso iniziato nel 1985 da due sindaci che hanno fatto molto per i loro comuni: a Valbondione Franco Albricci, che purtroppo è mancato (alla cerimonia oggi erano presenti la moglie, le figlie e la nipotina, ndr), a Montodine Giovanni Danzi. È con grande orgoglio che oggi noi ci troviamo a concludere quel percorso avviato trent’anni fa».

Fondamentale, per riallacciare i rapporti, è stata la marcia «La pace cammina sul Serio», che quest’estate ha unito di nuovo Valbondione a Montodine. «Un gruppo di amici dei paesi limitrofi mi ha chiesto se come Comune potevamo aderire a questa iniziativa – ha spiegato Alessandro Pandini -. Da qui sono iniziati i primi contatti con Valbondione e abbiamo scoperto che nel 1985 era iniziato l’iter di gemellaggio, che però non era mai stato ufficializzato e concluso. Un mesetto fa entrambi i Consigli comunali hanno approvato gli atti amministrativi necessari e oggi formalizziamo il nostro rapporto d’amicizia».

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