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Covid, in Bergamasca aumentano casi e ricoveri. L’Ats: «Serve attenzione»

Deciso aumento dei contagi da Sara-Cov-2, negli ultimi giorni in Bergamasca. Lo rende noto l’Agenzia di tutela della salute (Ats) che sottolinea come ci sia stato anche un un moderato incremento dei ricoveri complessivi di pazienti Covid.

«Nella giornata del 30 giugno – informa l’Ats -, risultavano degenti 30 pazienti in reparti per acuti (+ 8 rispetto alla settimana precedente), nessun paziente ricoverato per Covid in terapia intensiva. Più significativo il numero di assistiti che, degenti per altre cause, presentano rilievo di positività al Covid in assenza di sintomatologia respiratoria (78 pazienti di cui 4 ricoverati in reparti intensivi, contro i 73 rilevati nella giornata del 24 giugno)».

I dati dei contagi da COVID-19 su base regionale, a giovedì 30 giugno 2022, erano invece i seguenti:

  • 24 ricoverati in terapia intensiva;
  • 909 ricoverati non in terapia intensiva;
  • 12.082 nuovi positivi su 46.621 tamponi effettuati, con il 25,9% di soggetti positivi.

In Regione Lombardia, attraverso una piattaforma dedicata, è possibile monitorare costantemente l’occupazione dei posti letto dedicati a pazienti Covid, nelle Strutture pubbliche e private accreditate.

Per tornare alla provincia di Bergamo, i dati relativi all’andamento dell’epidemia relativamente all’ultima settimana oggetto di monitoraggio (23-29 giugno 2022), sono di 4.154 nuovi casi, con media giornaliera di 593 nuovi casi e tasso di incidenza pari a 369 per 100.000. «L’indicatore RDt è pari a 1,54 (Intervallo di confidenza 1,47-1,62), coerente con il trend incrementale di incidenza e con quanto noto relativamente all’elevata capacità di contagi delle varianti Omicron 4a e 4b. La quota percentuale di positività a tampone è pari a 24,2%, sulla base di 18.798 tamponi registrati», aggiunge Ats.

A livello territoriale, tutti gli Ambiti della Provincia di Bergamo risultano in incremento di incidenza.

Di seguito la sintesi di Ats: «Casi incidenti in deciso aumento. Tasso di incidenza tornato ai valori di metà aprile 2022. Ricoveri ordinari ancora in aumento, ma con significato clinico non problematico (per quanto già esplicitato); stabili quelli in terapia intensiva. Lo scenario più plausibile è quello di endemia con spike di incidenza in incremento».

Alla luce dell’andamento dell’epidemia, l’Ats ribadisce «l’importanza di mantenere elevata l’attenzione sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale, in particolare negli ambienti chiusi ed affollati.  È altresì opportuno rimarcare, per i soggetti fragili e gli anziani, la necessità di fare la quarta dose di vaccino».

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