Per il secondo trimestre dell’anno in corso in provincia di Bergamo si registra un saldo negativo fra avviamenti e cessazioni con meno 2996 occupati, mentre nel primo trimestre era positivo di 6436 occupati. Il tasso di occupazione resta di poco superiore al 61%, la disoccupazione ferma al 7,4%. Quadruplicato il numero di persone in difficoltà secondo quanto emerge dai dati del centro di primo ascolto della Diocesi di Bergamo, passate da 900 nel 2008 a 3.500 nel 2013. In aumento il numero degli italiani che si rivolgono a queste strutture. Rispetto al 2014 cresce il numero delle assunzioni a tempo indeterminato con il contratto a tutele crescenti in provincia di Bergamo. “La decontribuzione a favore delle imprese prevista dalla legge di stabilità – afferma giacomo Meloni della segreteria provinciale della Cisl di Bergamo – deve essere prorogata dal governo anche per i prossimi anni, associando a questa manovra anche una riduzione della pressione fiscale sui lavoratori e pensionati”.
“Siamo quindi ancora distanti dal poter affermare che la ripresa è avvenuta – continua Meloni -, ma sicuramente possiamo essere fiduciosi per aver intrapreso un graduale e ancora faticoso cammino di miglioramento, che va confermato nei prossimi mesi anche con il sostegno di adeguate politiche di formazione, partendo da un luogo di programmazione condivisa e ridisegnare il sistema formativo attorno a reti di scuole autonome organizzato secondo alcune macro aree del sapere professionale e dei settori”.
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